Unicredit: Andrea Coda assume la carica di Head of Sectors and Head of M&A


Unicredit ha annunciato una nuova nomina nel suo dipartimento di fusioni e acquisizioni in un momento in cui il risiko bancario e le aggregazioni sono argomenti di discussione diffusi, anche se nessuno sembra voler fare dichiarazioni definitive riguardo ai soggetti potenzialmente “aggregabili”.

Secondo quanto riportato in una nota visionata da Bloomberg e successivamente confermato da Unicredit, Andrea Coda, un veterano dealmaker proveniente da Hsbc, assumerà il ruolo di capo della divisione M&A con la carica di Head of Sectors and Head of M&A. Questa mossa è parte di un processo di consolidamento e accelerazione da parte della seconda banca italiana, non solo nell’ambito della consulenza, ma anche delle soluzioni finanziarie.

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Coda, che lavorerà nella sede di Milano, avrà il compito di supervisionare tutti i settori industriali, tra cui beni di consumo, sanità, utilities e settore industriale. Riporterà direttamente a Sam Kendall, responsabile delle soluzioni di consulenza e finanziamento.

Laureatosi all’Università di Torino nel 1998, Coda ha iniziato la sua carriera come commercial controller presso Iveco durante la joint venture con Ford. Con 25 anni di esperienza nel mondo finanziario, ha ricoperto la posizione di managing director presso Hsbc a Londra, concentrandosi principalmente su M&A e transazioni di mercato dei capitali nei settori dei media, della tecnologia e della comunicazione. Ha anche esperienze lavorative presso Mecom Group e Rothschild & Co, dove ha gestito transazioni complesse per sette anni.

Inoltre, Unicredit ha annunciato l’assunzione di Vitali Simonenko, ex direttore di Norilsk Nickel, per supervisionare la consulenza nelle risorse naturali, nelle utilities e nelle infrastrutture. Inoltre, Lars Duerschlag è stato promosso per gestire la consulenza TMT. Entrambi riporteranno a Coda.

Queste nuove nomine sono parte della strategia di Andrea Orcel, che mira a ottenere un maggior numero di entrate a basso costo di capitale e di attività ad alte commissioni, mentre Unicredit cerca di guadagnare quote di mercato rispetto ai suoi concorrenti.

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