CSP International Fashion Group S.p.A., il CdA approva la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2022

  • Fatturato: 39,3 milioni di euro (1H 2021: 35,1 milioni di euro)
  • EBITDA: -0,7 milioni di euro (1H 2021: -0,1 milioni di euro)
  • EBIT: -2,2 milioni di euro (1H 2021: -1,9 milioni di euro)
  • Risultato Netto: -2,3 milioni di euro (1H 2021: -2,0 milioni di euro)
  • Posizione Finanziaria Netta: positiva per 2,7 milioni di euro (1H 2021: negativa per 2,4 milioni di euro)

Il Consiglio di Amministrazione di CSP International Fashion Group S.p.A. (nella foto Carlo Bertoni, Presidente e Amministratore Delegato), società quotata sul mercato Euronext Milan, produttrice di calze, collant, intimo, costumi da bagno, maglieria e articoli moda con i marchi Sanpellegrino, Oroblù, Lepel, Le Bourget, Well, Cagi, Perofil e Luna di Seta, ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022.

I ricavi netti del primo semestre 2022 sono passati da 35,1 a 39,3 milioni di euro con un incremento del 12,0% rispetto al corrispondente semestre dell’esercizio precedente.

L’incidenza del Margine industriale sui ricavi netti è pari al 41,7% in linea con il corrispondente semestre dell’esercizio precedente (41,6%). L’incremento del fatturato ha consentito di assorbire l’effetto dell’aumento dei costi energetici, delle materie prime e dei relativi costi di trasporto.

Il Risultato Operativo Lordo (EBITDA), al lordo degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali, è negativo per 0,7 milioni di euro, in peggioramento rispetto al risultato negativo di 0,1 milioni di euro del primo semestre 2021, con un’incidenza sui ricavi che passa dal -0,4% al -1,8%.

Il Margine Operativo Netto (EBIT) è negativo per 2,2 milioni di euro (-5,6% sui ricavi netti), in peggioramento rispetto al risultato negativo di 1,9 milioni di euro del primo semestre 2021 Il Risultato ante imposte (EBT) è negativo per 2,2 milioni di euro. Si confronta con un risultato negativo di 1,9 milioni di euro. L’incidenza sul fatturato passa dal -5,3% al -5,6%. Il Risultato Netto di Gruppo dopo le imposte è negativo per 2,3 milioni di euro. Si confronta con un risultato negativo di 2,0 milioni di euro del primo semestre 2021. L’incidenza sul fatturato resta invariata.

La Posizione Finanziaria Netta è positiva per 2,7 milioni di euro e si confronta con una posizione negativa di 2,4 milioni del primo semestre dell’anno precedente. Il Patrimonio Netto è aumentato da 45,9 milioni di euro a 49,5 milioni di euro.

Capogruppo.
Nel primo semestre 2022 la Capogruppo ha registrato un fatturato pari a 20,3 milioni di euro. Si confronta con un fatturato di 17,5 milioni di euro del primo semestre 2021. L’incremento è pari al 16,1%. Il fatturato, al netto delle vendite intercompany, è passato da 15,6 a 17,1 milioni di euro, con un incremento del 9,6%. L’incidenza del Margine Industriale sui ricavi netti passa dal 33,6% al 30,9%. La Capogruppo ha riportato, tenendo conto di dividendi per 5,9 milioni di euro percepiti dalla controllata francese (2,1 milioni nell’esercizio precedente), un utile dopo le imposte pari a 4,0 milioni di euro, rispetto all’utile di 188 migliaia di euro del primo semestre 2021.

CSP Paris Fashion Group S.A.S.
La controllata, che opera prevalentemente sul mercato francese con i marchi Le Bourget e Well, ha registrato un fatturato di 21,7 milioni di euro, in aumento del 14,1% rispetto al primo semestre del 2021 (19,1 milioni di euro). L’incidenza del margine industriale sui ricavi netti passa dal 44,0% al 45,9%. La Società ha registrato una perdita di 175 migliaia di euro rispetto alla perdita di 17 migliaia di euro del primo semestre 2021, tenuto conto dei minori proventi non ricorrenti per circa 0,6 milioni di euro.

Oroblù Germany G.m.b.H.
Il fatturato della società tedesca risulta pari a 265 migliaia di euro, in decremento del 33,1% rispetto al precedente esercizio, a seguito della riorganizzazione della struttura commerciale avviata dalla controllata tedesca nel primo semestre 2022. Il risultato netto finale riporta una perdita di 119 migliaia di euro, che si confronta con una perdita di 45 migliaia di euro del primo semestre 2021, attribuibile principalmente alla succitata riorganizzazione commerciale.

Oroblu USA L.L.C.
La società statunitense ha realizzato nel primo semestre 2022 un fatturato di 221 migliaia di euro, rispetto a 77 migliaia di euro dello stesso periodo del 2021. Il risultato netto presenta un utile di 10 migliaia di euro rispetto alla perdita di 23 migliaia di euro del primo semestre del 2021.

Azioni proprie
Il totale dei titoli posseduti al 30 giugno 2022 è pari a n. 1.000.000 azioni (2,5% del totale) per un costo di
acquisto di 888.084 euro. Nel periodo in esame non sono state né acquistate né vendute azioni proprie.
L’Assemblea dei Soci dello scorso 29 aprile 2022 ha deliberato l’autorizzazione all’alienazione, disposizione e/o utilizzo delle azioni proprie in portafoglio, per un periodo di 18 mesi a far data dalla delibera assembleare, con contestuale revoca della delibera assembleare del 30 aprile 2021 inerente l’autorizzazione all’alienazione, disposizione e/o utilizzo delle azioni proprie in portafoglio.

Eventi successivi alla chiusura del semestre e prospettive a breve-medio termine
Grazie alla progressiva attenuazione nella maggior parte dei Paesi delle difficoltà legate alla crisi sanitaria provocata dal coronavirus Covid-19 e nonostante gli effetti generati dal complesso scenario legato alle evoluzioni del conflitto in Ucraina, nel primo semestre del 2022 il Gruppo ha registrato una crescita dei ricavi del 12% con incrementi più accentuati in Francia e nell’Europa dell’Ovest e con l’eccezione dell’Europa dell’Est (area dove però ricordiamo che il Gruppo realizza nel complesso solo l’1% del fatturato).

Tale andamento, unitamente all’efficacia delle azioni di contenimento e razionalizzazione dei costi, ha positivamente influito sulla redditività del Gruppo, che si è mantenuta sui livelli del primo semestre 2021, nonostante il sensibile impatto sul costo del venduto a causa dei rincari dei costi energetici e delle materie prime, oltre al venir meno di componenti positive non ricorrenti (per circa 1,1 milioni di euro).

La posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 giugno 2022, esclusi gli effetti dell’IFRS 16, evidenzia una situazione di liquidità per 8,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto all’indebitamento di 4,6 milioni di euro del 30 giugno 2021, anche grazie all’apporto di circa 2,5 milioni di euro derivanti dall’aumento di capitale. Successivamente alla data di chiusura del semestre non sono occorsi eventi tali da rendere l’attuale situazione patrimoniale, finanziaria ed economica sostanzialmente diversa da quella risultante al 30 giugno 2022.

Dopo un primo semestre caratterizzato da una ripresa dei consumi in tutti i nostri mercati grazie alla fine dei vincoli sanitari, si prevedono condizioni molto meno favorevoli nella seconda metà dell’anno a causa dell’accelerazione del livello di inflazione, che dovrebbe ripercuotersi sulla propensione agli acquisti dei consumatori nel loro complesso, e sul settore tessile in particolare. Nel breve termine un ulteriore rischio potrebbe essere rappresentato dalla recrudescenza della pandemia. In tale contesto la pressione sui prezzi delle materie prime, dei trasporti e dell’energia continuerà a rimanere elevata.

Il management del Gruppo proseguirà nell’adozione e nel rafforzamento di tutte le azioni necessarie, attraverso uno stretto controllo sui costi, per mitigare gli impatti sul margine lordo a causa delle criticità
derivanti dal continuo aumento dei costi sopra citati. Il Gruppo non prevede un rallentamento dell’aumento dei prezzi di acquisto delle materie prime nella seconda metà dell’anno, ma piuttosto prevede un ulteriore deterioramento delle condizioni di acquisto almeno fino alla fine della prima metà del 2023, a causa dell’impennata dei prezzi dell’energia che rimane alimentata dal proseguimento del conflitto russo-ucraino.

In tale contesto estremamente difficile, il Gruppo ha comunque scelto di non ridurre i propri budget pubblicitari e promozionali, al fine di supportare lo sviluppo e il lancio di nuovi prodotti. Nonostante gli interventi correttivi attuati, e dato il contesto competitivo di riferimento, il Gruppo è in grado di riflettere solo parzialmente gli aumenti dei costi di produzione sui listini di vendita, con effetti negativi sulla marginalità industriale che non potranno essere recuperati nel breve periodo. Queste previsioni sull’andamento futuro sono comunque, per loro natura, soggette ad una forte incertezza in considerazione dell’attuale contesto pandemico e geo-politico. In particolare, sono basate sull’assunzione
fondamentale che non si ripropongano effetti avversi legati ad una eventuale recrudescenza della pandemia nel corso dell’esercizio.

Il Gruppo rimane focalizzato sullo sviluppo di iniziative di medio-lungo termine orientate al progressivo
recupero di marginalità previsto dal piano industriale. Nel contesto appena descritto, lo scenario macroeconomico rimane caratterizzato da elementi di forte instabilità, oltre che condizionato dalla reazione della domanda nei vari mercati interessati, e quindi è estremamente difficile effettuare accurate previsioni riguardo ai risultati dell’intero esercizio 2022 e sulle prospettive economico finanziare, la cui evoluzione sarà comunque influenzata da rischi ed incertezze dipendenti da molteplici fattori congiunturali, non tutti rientranti nella sfera di controllo del Gruppo.

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