Lo Studio Giuseppe Tortato Architetti firma un nuovo progetto nella rigenerazione di Certosa District

Il progetto Varesina 204, commissionato da RealStep, si inserisce nello scenario sempre più dinamico di Certosa District, destinato a diventare un importante distretto multifunzionale milanese, con l’obiettivo di rigenerare non solo un edificio ma lo spazio urbano che lo circonda

A dieci anni dal successo de La Forgiatura – un tempo area industriale in disuso, oggi campus integrato di 30.000 metri quadri completamente rigenerato – lo Studio Giuseppe Tortato Architetti (nella foto Giuseppe Tortato, Architetto e Fondatore) torna ad occuparsi di Certosa District con Varesina 204, nuovo progetto su incarico di RealStep SICAF.

Rispetto al progetto de La Forgiatura – che ha portato nel quartiere diverse imprese dinamiche, fra cui Medtronic, Zeiss, VF, UCB Pharma, Sandvik, Schuco, Schaeffler, DesignTech ed Expression Parfumées, che qui hanno trasferito la loro sede italiana -, RealStep SICAF si avvale della preziosa collaborazione con Jamestown, un’azienda globale di gestione e investimento immobiliare che ha fortemente creduto nello sviluppo dell’area.

Il progetto Varesina 204 si inserisce quindi nel trend effervescente di Certosa District con l’obiettivo di contribuire alla trasformazione dell’area in un importante distretto multifunzionale, capace di interagire con il tessuto urbano e sociale, ricoprendo una posizione strategica di collegamento fra Porta Nuova e il Mind, grazie alla Stazione di Certosa e alla futura Circle Line milanese.

Varesina 204 nasce con l’obiettivo principale di rigenerare non solo un edificio ma lo spazio urbano dialogando con esso. Per questo motivo il progetto si apre al quartiere stesso creando una piazza commerciale al piano terra favorendo la continuità tra il nuovo sviluppo ed il quartiere.

Il progetto prevede la rigenerazione del grande capannone centrale, per un totale di oltre 6.000 mq di superficie, caratterizzato dal ritmo delle volte a botte esistenti in copertura, inserendo tre grandi patii sistemati a verde che portano la luce naturale all’interno degli spazi e aumentano gli affacci verso l’esterno, rendendo gli ambienti di lavoro dinamici e godibili in ogni situazione.

Verso via Varesina è prevista la a realizzazione di un nuovo edificio che riprende il profilo delle “botti” esistenti, creando una nuova piazza interna che si apre alla città ed è caratterizzata dalla presenza su due lati di un porticato ricoperto di verde e dal ritmo creato dai balconi aggettanti che rimandano alle volte aggettanti della nuova copertura.

I nuovi prospetti sono il frutto di un approccio guidato dalla volontà di aprirsi verso via Varesina e piazza Cacciatori delle Alpi mantenendo la coerenza formale dei capannoni industriali con le volte a botte, ma reinterpretata secondo le nuove esigenze degli spazi commerciali e di lavoro in genere.

Il corpo di fabbrica affacciato su Via Varesina, che racchiude la piazza verso la pubblica via, richiama il ritmo verticale dell’edificio residenziale adiacente tramite l’utilizzo, opportunamente scandito, di fasce verticali in cemento color grigio chiaro antismog.

Infine i locali tecnici, che rappresentano una parte sempre più importante della progettazione e del recupero degli edifici, sono stati distribuiti sapientemente all’interno dell’area e saranno caratterizzati dalla presenza di camini di areazione (carbon free) rivestiti esternamente in lamiera metallica pre verniciata di colore blu scuro: un ulteriore segno del passato che rivive in chiave contemporanea.

Per quanto riguarda l’approccio ambientale e la sostenibilità, il progetto di riqualificazione integra diversi sustainability goals sempre più richiesti nel mondo dell’edilizia e del green building, per rendere gli edifici sostenibili, con un maggior rispetto dell’ambiente volto a migliorare il well-being degli occupanti.

Gli edifici in costruzione su via Varesina sono soggetti a certificazione LEED, acronimo per Leadership in Energy and Environmental Design, la quale garantisce un miglioramento dell’efficienza energetica, del risparmio in termini economici ed energetici, un abbattimento importante delle emissioni di CO2 e un ambiente più godibile e piacevole dal punto di vista sociale e della salute delle persone.

Tra i sustainability goals previsti, ad esempio, vi è l’incentivo ad una mobilità green, includendo spazi riservati alle auto elettriche, con apposite colonnine di ricarica.

Inoltre gli edifici verranno costruiti privilegiando materiali con alto contenuto di riciclato e riducendo, così, il consumo di materie prime secondo i principi cardini dell’economia circolare.

La certificazione LEED richiede un’attenzione particolare alla gestione dei rifiuti, promuovendo una sensibilizzazione al rispetto della raccolta differenziata, e all’utilizzo di materiali basso emissivi per migliorare la qualità dell’aria interna e favorire il well-being degli occupanti.

Inoltre fra gli aspetti valorizzati dal LEED vi è l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile; infatti il progetto prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico contribuendo alla riduzione degli impatti negativi sull’ambiente generati dai combustibili fossili.

Grazie alla certificazione LEED, dunque, il progetto partecipa attivamente alla missione proposta dall’ONU con l’agenda del 2030 per lo sviluppo sostenibile e diventa un fiore all’occhiello della zona di Milano Certosa.

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