Reinold Geiger – Presidente Esecutivo del gruppo L’Occitane – e André Hoffmann – Amministratore Delegato dell’omonimo gruppo – sono ora gli azionisti di maggioranza di Save the duck, marchio di outerwear che è legato alla realtà imprenditoriale di abbigliamento Forest fondata nel 1914 da Foresto Bargi, dalla quale nel 2012 si è dispiegata Save The Duck, lanciata da Nicolas Bargi (nella foto), nipote di Foresto, con il dichiarato impegno di creare un prodotto nel rispetto degli animali, dell’ambiente e delle persone – 100% animal-free e cruelty-free.
I due soci – già presenti nel capitale del marchio con una quota di minoranza – entrano a titolo personale nella società attraverso veicoli di investimento da loro controllati – Société d’investissements cime e Anatra investments limited – e controlleranno l’80% del capitale dell’azienda, mentre il restante 20% rimane al Founder e CEO Nicolas Bargi.
Da quando è entrato in L’Occitane, Geiger ha internazionalizzato la società adattando l’offerta di prodotto ai nuovi mercati e allontanandosi dalla strategia che portava il gruppo ad essere considerato un’attività domestica operante prevalentemente in Francia.
Con più di 30 anni di esperienza nella vendita al dettaglio e nella distribuzione di cosmetici, prodotti di lusso e moda nell’area Asia Pacific, Hoffmann sarà invece responsabile della pianificazione strategica delle attività che il gruppo ha in programma di implementare nel corso del 2022.
Bargi rimarrà CEO dell’azienda- della quale è anche founder – e conserverà tutte le deleghe che gli sono state conferite in precedenza nel corso degli anni.
«Nel 2022 Save the duck punta a un fatturato tra 56 e 58 milioni di euro. I 48 milioni raggiunti nel 2021, con EBITDA al 17%, segnano un +37% sui dati del 2020 e +30% sul 2019. Durante i vari lockdown abbiamo rinnovato il sistema gestionale e marketing, ponendo le basi per affrontare il boom post-pandemia, che c’è stato», dice Nicolas Bargi, CEO dell’azienda.