Misericordie della Toscana: Filippo Pratesi è il nuovo direttore

Filippo Pratesi è stato nominato nuovo direttore della Federazione delle Misericordie della Toscana, a Livorno durante l’assemblea generale delle 308 confraternite presenti sul territorio regionale. Filippo Pratesi, appartenente alla Confraternita di Montemurlo della Misericordia di Prato, succede a Gianluca Staderini, nominato direttore della Confederazione nazionale. Nella stessa occasione è stato nominato anche il vice presidente della Federazione regionale, si tratta di Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie Fiorentine. La Federazione regionale delle Misericordie riunisce e rappresenta il più antico e numericamente importante movimento di volontariato della nostra regione che può contare su 400 sedi operative, 300 mila iscritti, 60 mila dei quali impegnati attivamente.


Nel corso dell’assemblea il presidente regionale delle Misericordie Alberto Corsinovi è intervenuto sul Decreto fiscale che cancella il regime di esenzione Iva per tutte le realtà del terzo settore: “le novità fiscali in discussione in Parlamento rappresentano un grave pericolo”, ha affermato. Secondo Corsinovi occorre “seguire l’impostazione della riforma del Terzo settore, che considera fiscalmente non commerciali tutte le attività istituzionali delle nostre associazioni perché svolte senza conseguimento di utili”. “In Parlamento – ha detto Corsinovi – si sta discutendo una legge ingiusta, con la giustificazione che l’Italia andrebbe incontro a una procedura di infrazione dell’Europa. Ma così si penalizzano realtà come le nostre che reinvestono tutti i ricavi in attività di carità. La strada da seguire può essere quella della riforma del Terzo settore, per non penalizzare le tante variegate realtà del Terzo settore, che sopravvivono anche con tutta una serie di iniziative, spontanee e fantasiose, dalle sagre alla semplice iscrizione. Chiediamo con forza al Parlamento di tenerci al riparo da questo pericolo che per noi sarebbe un puro costo, in un periodo in cui oltretutto il nostro settore è particolarmente provato dalla pandemia”.

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