“La prima cosa che ho detto al momento del mio insediamento è che l’obiettivo del governo regionale sarebbe stato finalizzato a realizzare in Sicilia una gestione unitaria e omogenea degli aeroporti”. Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, a Catania, commentando l’acquisizione da parte di Sac (Catania) di Intersac (Comiso). “La privatizzazione – ha spiegato Musumeci – è una necessità, non una scelta. E quindi ben venga l’investitore privato a portare risorse finanziarie in Sicilia e fa bene il pubblico a vigilare in maniera seria e costante e a controllarne la gestione in termini di trasparenza e di sviluppo”.
Per Musumeci “sei aeroporti e sei altrettante gestioni sono un paradosso che non accade da alcun’altra parte, frutto di un individualismo tutto siciliano. Oggi tutto questo fa a pugni con un mutato contesto internazionale non soltanto logistico e organizzativo, ma anche finanziario”. Musumeci giudica “un folle chi pensa che servano infrastrutture nuove in Sicilia” mentre serve invece “riqualificare quelle già esistenti” come “suggeriscono il buonsenso da un lato e le ragioni finanziare dall’altro”.
Per il presidente della Regione siciliana il “sistema aeroportuale non è definito dalla geografia, ma da scelte concrete, unitarie e strategiche”. Ecco perché la Regione ha il dovere” di “perseguire la gestione unica anche per Palermo e Trapani”. Riguardo lo scalo di Catania il governatore guarda al futuro: “Con questo tasso di crescita del tasso di passeggeri che registra lo scalo, sopra la media nazionale, sono pazzo se penso che tra quindici anni Fontanarossa possa arrivare al collasso? E quando si progetta un aeroporto? Se non iniziamo a pensarci adesso non arriveremo pronti”.