Energia: Mancini (Sorgenia),Italia guidi trasformazione in Europa

“Siamo un Paese che sul fronte dell’innovazione, della piccola impresa e dell’efficienza energetica ha tanti punti di forza rispetto agli altri in Europa, quindi veramente possiamo guidare ed essere uno dei front runner nel percorso di trasformazione energetica verso un’economia più sostenibile, anche alla luce dalla pressione che arriva sempre di più dall’opinione pubblica, a partire dai ragazzi che ogni venerdì scioperano sull’esempio di Greta”. A dirlo è l’a.d. di Sorgenia, Gianfilippo Mancini, conversando con i cronisti oggi a margine di un evento organizzato nella sede milanese dell’azienda specializzata nell’energia verde.       Secondo il manager, l’Italia “è pronta” ad accogliere la sfida di transizione per diventare “un Paese che non usa più carbone, ma solo rinnovabili e il gas come strumento che le abilita”. Questo perché “le tecnologie oggi ci sono: fino a qualche anno fa produrre” energia pulita “era estremamente costoso e richiedeva incentivi importanti, oggi il costo delle tecnologie è sceso il digitale aiuta e ridurlo ulteriormente, quindi c’è un grande spazio per svilupparle”. Non solo a livello macro, ma anche al livello delle piccole centrali di “autoproduzione” per famiglie e pmi. “Ci sono un obiettivo comunitario e nuovo piano nazionale molto sfidanti: 50 miliardi di euro di investimenti da fare nel Paese nei prossimi 10 anni solo sulla produzione da fonti” green. Ma la cosa positiva, ad avviso di Mancini, è che è cambiata la politica relativa: “Non servono più sussidi, ma basta facilitare qualcosa che oggi le tecnologie e il mercato rendono disponibile”. Ci vorranno comunque, sul piano della politica “tante altre azioni di carattere regolatorio che vanno sviluppate per far crescere gli investimenti”. 

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