Amarin Italia, Luca Ruffini nominato General Manager

Luca Ruffini è il nuovo General Manager dell’affiliata italiana di Amarin Corporation, azienda farmaceutica con quartier generale in Irlanda, pioniera di un nuovo paradigma nella gestione delle malattie cardiovascolari, che si appresta a diventare una società farmaceutica globale con una presenza nei principali mercati di tutto il mondo, spiega in una nota. Con oltre 30 anni di ricerca alle spalle – si legge – Amarin prosegue nella sua fase di crescita ed espansione in Europa dove oggi è presente nei principali Paesi come Francia, Spagna, Inghilterra e Galles, Italia, Irlanda, Svizzera, Norvegia, Finlandia e Olanda con l’obiettivo di rendere disponibile icosapent etile, una nuova opzione terapeutica per la lotta alle malattie cardiovascolari.

Prima di entrare in Amarin – riferisce la società – Ruffini ha maturato una lunga esperienza in diverse realtà farmaceutiche. Ha iniziato la carriera in GlaxoSmithKline, per proseguire con Pfizer Italia dove ha ricoperto negli anni incarichi di crescente responsabilità. Nel 2017 è passato in Amgen, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile europeo dell’area cardiovascolare e di direttore della Business Unit Chronic Disease. Nel suo nuovo ruolo avrà il compito di guidare Amarin per raggiungere importanti obiettivi, mantenendo la filosofia e lo spirito che da sempre anima il lavoro dei ricercatori dell’azienda e che ha portato allo sviluppo di icosapent etile. Ruffini sarà chiamato anche a sviluppare la parte commerciale, mantenendo la visione che sin dalla nascita incarna lo spirito di Amarin, ossia contribuire a cambiare la prospettiva di vita dei pazienti con malattie cardiovascolari.

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“Il consolidamento della presenza di Amarin in Italia, anche attraverso la nomina di Luca Ruffini, si inserisce all’interno del più ampio progetto di crescita ed espansione che stiamo portando avanti a livello europeo, dove ci apprestiamo a lanciare il nostro farmaco in diversi mercati per contribuire alla gestione dei pazienti con malattia cardiovascolare in tutta Europa”, dichiara Laurent Abuaf, Svp e presidente di Amarin Europe.

“Sarà per me un privilegio guidare l’azienda attraverso un momento storico come quello che stiamo vivendo – afferma Ruffini – consapevole che la chiave del successo è rappresentata dal valore e dalla professionalità di ciascuna delle nostre persone, ma anche dalla capacità che come team sapremo dimostrare nell’adattarci alle nuove sfide di un settore, quello della salute, in continua trasformazione. Ci affacciamo oggi nel mercato italiano con la forza di essere una realtà giovane, dinamica e agile, che fonda la propria reputazione sul capitale umano e sulle relazioni di fiducia e collaborazione che quotidianamente coltiviamo con la comunità scientifica, le associazioni pazienti e le autorità regolatorie, partner strategici per continuare a crescere e a fare innovazione”.

Amarin, fondata nel 1989 in Irlanda – ricorda la nota – ha alle spalle una lunga tradizione ed esperienza sul fronte della ricerca scientifica che ha portato allo sviluppo di icosapent etile, approvato dall’Agenzia europea del farmaco Ema per la riduzione del rischio di eventi cardiovascolari in pazienti adulti in trattamento con statine a elevato rischio cardiovascolare e con trigliceridi elevati (≥ 150 mg/dL, ≥ 1,7 mmol/L), e con malattia cardiovascolare accertata o diabete e almeno un altro fattore di rischio cardiovascolare. Il farmaco è stato approvato anche dall’americana Fda e dall’Health Canada. Recentemente ha ricevuto il rimborso nel Regno Unito a seguito della raccomandazione positiva del Nice, mentre l’azienda prosegue le interlocuzioni con le autorità sanitarie nazionali di diversi Paesi europei come Italia, Norvegia, Finlandia, Francia, Spagna e Olanda.

Le malattie cardiovascolari restano infatti la principale causa di morte nel mondo. Solo in Europa provocano oltre 4 milioni di decessi l’anno, con un impatto economico-sanitario pari a 210 miliardi di euro nell’Unione europea. In Italia sono responsabili del 44% di tutti i decessi, superando i 230mila casi annuali e rappresentando tuttora anche la prima causa di morte e di ricovero ospedaliero (14,5% di tutti i ricoveri, circa 1 milione l’anno).

“Siamo consapevoli che esista ancora un importante bisogno clinico insoddisfatto per i pazienti a elevato rischio cardiovascolare, rappresentato dalla necessità di aggredire il rischio residuo agendo anche su fattori diversi dal colesterolo Ldl – evidenzia Stefania Cercone, direttore medico di Amarin Italia – Siamo quindi orgogliosi di poter contribuire alla lotta alle malattie cardiovascolari grazie a icosapent etile, che ha dimostrato nello studio Reduce-It di ridurre in maniera significativa il rischio di eventi CV letali o invalidanti”.

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