Elkann: “Con Vento si può fare qualcosa di speciale a Torino”

Il presidente e ad di Exor presenta il nuovo incubatore di start-up nato in partecipazione con Talent Garden, Ogr Torino e Compagnia di San Paolo. L’obiettivo è replicare l’esperienza di Silicon Valley e Paesi scandinavi

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«Così si può fare qualcosa di speciale a Torino». Con queste parole il presidente e amministratore delegato di Exor, John Elkann, ha presentato la messa a terra di Vento (Venture Originator), l’incubatore di startup nato con il sostegno di Exor e in partnership con Talent Garden, Ogr Torino e Compagnia di San Paolo. Ogni anno dieci team potranno portare sul mercato aziende tech scalabili che rispondono a sfide lanciate da grandi imprese, quali Angelini, Telepass, Reply e UniCredit. Un’occasione per creare valore sul territorio e su scala nazionale, anche complice la fase di ricostruzione post pandemia.

Prima la presentazione del programma, a settembre. Oggi, l’effettiva inaugurazione del programma Vento. Dopo aver compilato online un modulo sul sito joinvento.com, i migliori candidati – studenti di laurea magistrale, ricercatori, dottorandi e giovani lavoratori – hanno affrontato un colloquio individuale e poi hanno partecipato a un boot-camp intensivo di cinque giorni, per dimostrare il loro potenziale imprenditoriale. Vento, tramite un programma preciso di coordinamento multilaterale, mira a minimizzare il tasso di fallimento delle idee imprenditoriali e ad aumentare il potenziale di crescita delle nuove imprese. Ora i 30 aspiranti imprenditori, dopo aver superato un processo di selezione durato quattro mesi, iniziano un percorso che li vedrà impegnati fino a giugno nello sviluppo di un’idea imprenditoriale. L’età media dei pionieri di questa prima edizione di Vento è intorno ai 28 anni. In gran parte si tratta di italiani, anche se non mancano gli stranieri, provenienti da Germania, Austria e Stati Uniti per trascorrere i prossimi mesi a Torino. I profili si dividono tra Biz Wiz (con un background più orientato al business) e Tech Nerd (esperti di una o più tecnologie).

A illustrare il progredire della situazione sono stati i rappresentanti delle Società Partner presso la sede di Talent Garden Fondazione Agnelli di Torino, alla presenza di John Elkann, di Davide Dattoli (Founder e Executive Chairman di Talent Garden), oltre che, in video, di Massimo Lapucci (Segretario Generale di Fondazione CRT e CEO di OGR Torino), e di Carla Patrizia Ferrari (CFO di Compagnia di San Paolo). Per le società partner di Vento sono intervenuti, invece, Pietro Campagna (Global Head Working Capital Solutions in UniCredit), Marco Milan (FinTech Innovation Specialist in Reale Group), Francesco Signoretti (Innovation Senior Advisor di Telepass), Paolo Capitelli (Director Communities of Practices di Reply) e Noam Ohana (Managing Director di Exor Seeds).

Già in settembre il numero uno di Exor aveva spiegato le intenzioni della nuova creatura volta allo sviluppo imprenditoriale. «Dopo alcuni anni di esperienza nella promozione dell’imprenditorialità, Vento compie ora un deciso passo in avanti, puntando sulle capacità dei giovani in ambito tech e sulla collaborazione con le più innovative imprese italiane», ha spiegato Elkann durante la presentazione di pochi mesi fa. Aggiungendo lo spirito che ha portato alla nascita, oggi, di Vento: «Costruire grandi imprese è da sempre l’obiettivo di Exor: sostenendo questa nuova iniziativa non profit vogliamo aiutare i migliori imprenditori del nostro Paese a generare progetti d’impresa che hanno il potenziale per diventare protagonisti del loro mercato».

I temi trattati, e che saranno oggetto di analisi imprenditoriale, sono svariati. Rendere più accessibili i servizi sanitari, abbattere l’impatto ambientale del coding, sfruttare i dati satellitari per nuovi usi commerciali, fare leva sul magazzino delle piccole-medie imprese per aumentare l’accesso al credito. Altri team, di contro, lavoreranno su temi quali la semplificazione degli affitti residenziali, la digitalizzazione della customer experience per i servizi finanziari e l’ottimizzazione del deployment di algoritmi di intelligenza artificiale. Come fa notare Vento “il percorso sarà suddiviso sostanzialmente in tre fasi.

La prima fase sarà dedicata all’approfondimento del problema e durerà circa due settimane. La seconda fase verterà sulla scelta della migliore soluzione e durerà circa sei settimane”. Infine, l’ultima parte del programma, che durerà circa otto settimane, «sarà dedicata all’implementazione della soluzione e alla preparazione all’Investor Day, giorno in cui ogni team sarà chiamato a raccontare la propria startup ad un gruppo di investitori con l’obiettivo di raccogliere i primi capitali sul mercato».

Investor Day previsto per il 13 giugno, quando i team avranno la possibilità di aggiudicarsi un totale di 250.000 euro in grant messi a disposizione dalla Compagnia di San Paolo per accelerare la crescita sul mercato dei nuovi prodotti o servizi.

«Dopo molti mesi di distanziamento, interagire di persona, ogni giorno, fino a giugno sarà un fattore importante: ho piena fiducia che il lavoro dei 30 ragazzi che Vento ha selezionato ci saprà stupire positivamente», ha spiegato Elkann. L’obiettivo è triplice. Da un lato, formare una nuova generazione di imprenditori, con fondamentali solidi e pronti ad assumersi i rischi d’impresa con cognizione di causa. Dall’altro, attrarre investimenti, sia domestici sia internazionali, tali da garantire un flusso costante di risorse per mantenere alto il livello di sviluppo del Paese. Dall’altro ancora, spingere l’acceleratore sull’innovazione. In altre parole, creare le condizioni per una piccola Silicon Valley.

Articolo di Fabrizio Goria
lastampa.it

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