EssilorLuxottica: venerdì cda; Les Echos, francesi al contrattacco

Si riunirà nuovamente il cda di EssilorLuxottica, dopo che ieri il board ha dato indicazione agli azionisti di votare contro le richieste di un suo allargamento arrivate da alcuni fondi e da Valoptec, l’associazione di matrice transalpina che riunisce dipendenti ed ex dipendenti. E, se accadrà quanto scritto da Les Echoes e confermato da alcune fonti all’agenzia di stampa francese Afp, l’atmosfera rischia di non essere delle migliori. Se ieri il cda del gruppo nato dalla fusione di Luxottica e Essilor, che hanno creato un gigante dell’occhialeria verticalmente integrato da 16 miliardi di ricavi, ha evitato di spaccarsi in maniera netta, secondo quanto riporta il quotidiano parigino ora anche l’anima francese del gruppo ha imbracciato l’arma giudiziaria. Nelle settimane scorse Delfin, la holding del presidente Leonardo Del Vecchio, ha fatto ricorso a un arbitrato internazionale; in questi giorni, invece, è stato il campo francese a chiedere al tribunale del commercio di Parigi la nomina di un “rappresentante ad hoc” per far funzionare meglio il cda. Nell’ambito della fusione paritetica del gruppo, infatti, è stato stabilito che il board fosse composto da 8 componenti per ciascuna delle due anime e diverse scelte sono state bloccate anche dal fatto che il presidente Del Vecchio e il suo vice, Hubert Sagnieres, hanno gli stessi poteri. Nello scontro attorno alla governance del gruppo italo-francese, dunque, si aggiunge un altro tassello. 

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