MINT sceglie Lorenzo Larini come CEO

L’azienda MINT, specializzata in software ARM (Advertising Resource Management), ha annunciato la nomina di Lorenzo Larini come CEO durante una fase di significativa crescita a livello mondiale. Larini si unisce al gruppo dopo aver ricoperto il ruolo di CEO di IPSOS Nord America e lavorerà dall’ufficio di New York, dove supervisionerà l’espansione del gruppo in questo mercato chiave nell’ottica di una crescita globale. Prima della sua esperienza in IPSOS, Larini ha occupato posizioni di alto livello nella divisione tecnologica di Gartner, portando con sé una vasta esperienza nello sviluppo di strategie di crescita aziendale nel campo dei media e della tecnologia.

L’ex CEO di MINT, Andrea Pezzi, ha assunto la posizione di chairman dal 4 dicembre 2023, mantenendo comunque un ruolo attivo nelle operazioni dell’azienda. Pezzi guiderà il passaggio al nuovo amministratore delegato, condividendo le responsabilità per i primi due trimestri del 2024. Andrea Pezzi ha commentato: “Penso che ogni fondatore debba avere la capacità di diventare irrilevante per la propria azienda. Chi vede prima degli altri una strada non è necessariamente la persona migliore per percorrerla fino in fondo. Le grandi idee camminano sulle gambe degli uomini e delle donne che, da queste idee, vengono attratti. Il mio orgoglio è quello di essere riuscito a fare di MINT un ‘place to be’ per chiunque abbia talento, visione e grande capacità di esecuzione. L’arrivo di Lorenzo conferma tutto questo e arricchisce enormemente il valore del capitale umano di MINT.”

Larini, oltre alla sua visione innovativa globale, è stato amministratore fiduciario del Committee for Economic Development, un noto think tank di politica pubblica, ed è membro del consiglio dell’organizzazione no-profit Harambe Entrepreneur Alliance, a sostegno delle startup in Africa. Negli ultimi dieci anni, gli “Harambeani” hanno creato diverse imprese tecnologiche come Andela, Flutterwave e Yoco, generando oltre 3.000 posti di lavoro in Africa e raccogliendo oltre 1 miliardo di dollari da investitori come Google Ventures, CRE Ventures e Accel.

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