Claudio Longo è il nuovo presidente e amministratore delegato di AstraZeneca Italia

AstraZeneca Italia ha annunciato un cambio al vertice, con la nomina di Claudio Longo a Presidente del Consiglio di Amministrazione a partire da gennaio. Longo è già Amministratore delegato dell’azienda, ricoprirà quindi un doppio incarico.

Subentra a Lorenzo Wittum, a capo di AstraZeneca Italia per cinque anni, che ha accelerato gli investimenti in ricerca e innovazione e che riprende la carriera internazionale in AstraZeneca in un ruolo nelle Aree Terapeutiche globali.

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Longo è entrato in AstraZeneca nel 2011, ricoprendo varie posizioni in Europa, Medio-Oriente e Asia. Ha sperimentato approcci differenti per migliorare i percorsi di cura dei pazienti con lo sviluppo di partnership pubblico-privato. A marzo 2022 è stato Country President Taiwan, controllando le attività dell’affiliata e rafforzando il contesto imprenditoriale e sanitario del paese.

Ho vissuto e lavorato per molti anni all’estero, ma ho sempre mantenuto un fortissimo legame con l’Italia dove ritrovo le mie origini“, ha detto Claudio Longo. “Credo che l’esperienza maturata in diversi Paesi sia preziosa, per un’azienda come AstraZeneca, che mira ad identificare nuovi approcci innovativi per migliorare l’assistenza alle cure e rispondere alle esigenze cliniche dei pazienti. Per questo, sono onorato di guidare AstraZeneca Italia in questa nuova fase del suo percorso”.

Il mio focus nei prossimi anni sarà quello di continuare il programma di sviluppo dell’azienda con un significativo piano di investimenti in ricerca e innovazione, pietre miliari dell’economia della conoscenza, che possono avere un impatto significativo per l’economia e la società nel suo complesso“, continua. “La nostra ambizione è quella di generare valore per l’intero Sistema Paese, perché siamo convinti che l’Italia abbia ancora grandi potenzialità, e che il nostro settore possa continuare ad essere un attore fondamentale. Per questo motivo, con un investimento previsto di 97 milioni di euro in R&D nel biennio 2023/2024, realizzeremo più di 200 studi clinici in collaborazione con oltre 300 centri di ricerca sparsi in tutta Italia. Questa collaborazione capillare, con i centri di tutte le regioni italiane, mi rende profondamente orgoglioso e fiducioso sullo sviluppo di un piano di accesso alle cure più equo in un clima di costante collaborazione”.

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