Papa Francesco ha nominato Don Giordano Piccinotti, un sacerdote salesiano di 48 anni originario della Lombardia, come nuovo Presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (APSA). Don Piccinotti ha servito precedentemente come sottosegretario della stessa istit
La nomina di don Giordano Piccinotti come Presidente dell’APSA è avvenuta nel contesto della normale rotazione di incarichi all’interno della Chiesa cattolica e della sua struttura amministrativa.
Don Piccinotti è nato il 23 febbraio 1975 a Manerbio, in provincia di Brescia. Il 12 settembre 2004 ha emesso la professione perpetua nella Società Salesiana di San Giovanni Bosco e il 17 giugno 2006 ha ricevuto l’ordinazione presbiterale. Ha preso la Licenza in Teologia Spirituale presso l’Università Pontificia Salesiana a Roma. È direttore della Fondazione Opera Don Bosco nel Mondo a Lugano, in Svizzera; procuratore della Fondazione Istituto Elvetico Opera Don Bosco sempre a Lugano; direttore esecutivo della Fondazione Opera Don Bosco onlus a Milano; membro del Consiglio della Stiftung Don Bosco in Der Welt a Schaan, nel Liechtenstein; tesoriere del Consiglio di Amministrazione della ONG VIS. Il Papa lo aveva nominato sotto-segretario dell’Apsa nel gennaio di quest’anno.
“A conclusione del mio mandato quinquennale – afferma monsignor Galantino ai media vaticani – ringrazio il buon Dio e papa Francesco per l’esperienza fatta in un ambito piuttosto ai margini, se non estraneo, ai miei impegni consueti: quello dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. La costante fiducia accordatami e la competente dedizione di tutti i collaboratori mi hanno permesso di portare a termine la missione affidatami, dopo il bel quinquennio vissuto in Cei, come Segretario generale. Sull’Apsa si riversano da sempre e da tante parti molte attese. Talvolta anche esagerate. Si possono dare (qualche volta, tentare) risposte solo quando si lavora insieme. E l’esperienza del lavorare insieme e con generosità io l’ho fatta. Sento il dovere della gratitudine verso tutti. Da quelli che mi hanno accolto all’inizio del mio mandato a quelli che mi sono stati accanto in questi ultimi anni. In questi ultimi anni, gli impegni sono aumentati – ha sottolineato – andando anche oltre la ordinaria amministrazione. A cominciare dal Motu proprio col quale il Santo Padre ha trasferito all’Apsa alcune competenze della Segreteria di Stato, in fatto di amministrazione. Grande impegno ha richiesto la vicenda del (purtroppo) famoso palazzo di Londra e il ‘salvataggio’ dell’Ospedale Fatebenefratelli-Isola Tiberina. Sono contento che, per continuare e far crescere l’impegno e la missione dell’Apsa, il Papa abbia scelto una persona che ha competenza e grande amore verso la Chiesa. Lui conosce già bene la realtà e le persone. E questo è un bel vantaggio. Per tutti. Sono anche contento – ha concluso – che l’avvicendamento avvenga all’indomani degli esiti e dei risultati positivi con i quali si è chiuso l’audit di Pwc sulla solidità dell’Apsa”.