La nomina di Stefanos Kasselakis come leader di Syriza rappresenta un notevole sviluppo nella politica greca ed europea. Il fatto che un quasi sconosciuto trentacinquenne, senza un background politico noto e con esperienze lavorative che sembrano più in linea con idee liberali che socialiste, sia stato eletto a capo di un partito di sinistra come Syriza è un evento sorprendente.
Kasselakis ha trascorso gran parte della sua vita negli Stati Uniti, dove ha studiato matematica e ha lavorato come trader per Goldman Sachs, oltre a essere il fondatore di una compagnia di navigazione di successo. La sua esperienza politica si limita a una partecipazione attiva alla campagna elettorale che ha portato all’elezione del presidente americano Joe Biden.
La sua elezione ha suscitato reazioni contrastanti all’interno della sinistra greca, con accuse di essere troppo “borghese” da parte dei social democratici di Pasok e troppo “liberale” da parte dei comunisti del KKE. Inoltre, la sua omosessualità è stata oggetto di controversia, anche con la Chiesa ortodossa greca.
Tuttavia, Kasselakis ha dimostrato di avere un sostegno significativo all’interno di Syriza, con il supporto dell’ex presidente del partito Pavlos Polakis e persino di Alexis Tsipras, l’ex leader di Syriza. Questo suggerisce che Tsipras potrebbe aver spinto per una rottura rispetto alle dinamiche precedenti del partito e per una nuova direzione.
Le prime mosse di Kasselakis come leader sembrano aver proiettato Syriza in una nuova dimensione, indicando una possibile svolta nella politica greca. Sarà interessante vedere come guiderà il partito e quali direzioni politiche prenderà sotto la sua leadership.