Daniela Riccardi lascia il board di Kering. La top manager italiana ha presentato le sue dimissioni dal mandato di amministratore del gruppo francese del lusso durante il Consiglio di Amministrazione, che si è tenuto dopo l’assemblea generale del 27 aprile. Il suo mandato era stato rinnovato lo scorso anno e sarebbe scaduto nel 2026.
L’annuncio è stato dato tramite un comunicato stampa, che non indica i motivi della sua partenza. “Il Comitato Nomine e Governance studierà la sua sostituzione e avvierà un processo di successione nelle prossime settimane”, si limita a precisare la società, spiegando che allo stato attuale, “la composizione dei Comitati rimane invariata e sarà rivista in occasione di una futura nomina”. Per il momento, Daniela Riccardi dovrebbe quindi rimanere nel Comitato per lo Sviluppo Sostenibile di Kering, di cui è membro.
Daniela Riccardi, che parla correntemente francese, inglese, spagnolo e italiano, è entrata a far parte del Consiglio di Amministrazione del colosso del lusso nel 2014, portando con sé la sua solida esperienza manageriale. François-Henri Pinault e tutto il CdA la ringraziano “calorosamente” per “il suo impegno e il suo contributo ai lavori del consiglio”.
Laureata in Scienze Politiche e Studi Internazionali presso l’Università di Roma La Sapienza, Daniela Riccardi ha lavorato per venticinque anni per la multinazionale americana Procter & Gamble, dove ha ricoperto diversi incarichi dirigenziali internazionali. Dopo un incarico decennale in vari mercati dell’America Latina, è diventata Vicepresidente per l’Europa dell’Est a Mosca, quindi Presidente di Procter & Gamble per la Grande Cina a Guangzhou.
Nel 2010 si sposta sulla moda, prendendo il timone di Diesel, dove è diventata la prima manager esterna a dirigere il marchio di jeans, succedendo al suo fondatore Renzo Rosso. Tre anni dopo lascia l’azienda italiana per assumere per sette anni la direzione della fabbrica di cristalli Baccarat. Nel 2020 entra in Moleskine come Amministratore Delegato.