Trussardi: lo chef Perbellini si dimette dal CDA

Giancarlo Perbellini, lo Chef bistellato veronese che da novembre guida la cucina del ristorante Trussardi alla Scala di Milano, si è dimesso dal cda della Pontaccio, la srl del gruppo Trussardi che si occupa di ristorazione. La notizia arriva a poche settimane dallo scioglimento del cda della Trussardi, posseduta in maggioranza dal fondo Quattro R e dalla Levriero Holding, che avrebbe accumulato un debito aggregato di 50 milioni di euro.

Tutte notizie che in queste settimane hanno fatto temere, nel mondo della ristorazione, sul futuro del ristorante in piazza della Scala 5, inaugurato con la nuova gestione di Perbellini solo quattro mesi fa. In molti si stanno in queste ore, dunque, chiedendo: il ristorante di fine dining al primo piano e il caffè con bistrot al piano terra, aperti da pochissimo dopo una lunga e impegnativa ristrutturazione dentro Palazzo Trussardi, rischiano già di chiudere a causa delle vicissitudini finanziarie della casa di moda?

Ma lo chef spiega: «Mi sono dimesso come atto dovuto. Non essendoci più l’amministratore delegato della Pontaccio, io non avevo potere di firma per poter pagare gli stipendi dei dipendenti. Le dimissioni sono state una necessità tecnica». Spiegano in altre parole dall’entourage di Perbellini: «Oggi hanno nominato amministratore unico della Trussardi Angelo Rodolfi, incaricato della ristrutturazione aziendale. Con le dimissioni dello chef, ora c’è Rodolfi alla guida anche della Pontaccio. In questo modo la gestione della ristorazione può andare avanti come prima».

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