Ad Store Amplia il suo Team con nuovi ingressi, Chiara Zini nominata Head of Digital

L’agenzia creativa annuncia anche l’arrivo di Michela Vicariotto come Food Specialist e Giulia Reali come Creative Producer

Ad Store, agenzia creativa annuncia l’ingresso di altri tre nuovi talenti: Chiara Zini (in foto) come Head of Digital, Michela Vicariotto, nel ruolo di Food Specialist e Giulia Reali nuova Creative Producer

“Abbiamo grandi ambizioni per il 2023 e stiamo puntando tutte le nostre energie su nuove persone e nuovi servizi. Le esperienze professionali di Chiara, Michela e Giulia rafforzeranno la nostra crescita e visione creativa, con un approccio il più possibile olistico e tailor made alla consulenza al cliente. La loro multidisciplinarietà non può che arricchirci e fare crescere ulteriormente una squadra di cui sono già molto orgogliosa”, dichiara Natalia Borri, President & Chief Creative Director di Ad Store.

Chiara Zini ha maturato una lunga esperienza professionale in agenzie e aziende. Nel corso della sua carriera ha lavorato per aziende multinazionali come Swarovski e Triumph, guidando le strategie digitali dei brand. Inoltre ha lavorato a diversi progetti integrati e multimercato per Kiko Milano e Kellogg. Con il suo know-how andrà a rinforzare il reparto digital, social e influencer marketing dell’agenzia.

Michela Vicariotto, permette all’agenzia sceglie di rafforzare anche uno dei suoi mercati più strategici: il settore food & beverage. Giornalista pubblicista, Michela ha scritto per importanti player dell’industria agroalimentare. La sua esperienza e le competenze tecniche rappresenteranno un valore aggiunto per i clienti food dell’agenzia.

Infine Giulia Reali arriva in Ad Store come Creative Producer per curare tutta la parte di content creation dell’agenzia. Dopo gli studi universitari in ambito spettacolo e comunicazione multimediale, dal 2010 Giulia lavora come producer e nel 2013 fonda a Milano la video digital factory Areastream. Con il suo lavoro di producer ha sviluppato e realizzato numerosi progetti per marchi internazionali come Amazon, Bayer e alcune agenzie di comunicazione.

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