Gruppo Poligrafici Printing, nel primo semestre registra ricavi consolidati pari a 13,7 milioni di euro

Il Gruppo Poligrafici Printing (nella foto Nicola Natali, Presidente) ha realizzato nel primo semestre del 2022 ricavi consolidati pari a Euro 13,7 milioni rispetto a Euro 12,9 milioni dell’analogo periodo del 2021. I ricavi inerenti la stampa poligrafica sono pari a Euro 12,6 milioni contro Euro 11,9 milioni del 2021; la variazione è attribuibile sia all’effetto dei nuovi contratti di stampa stipulati tra febbraio e marzo 2021 che nel semestre corrente beneficiano di quasi due mesi in più di ricavi, nonché dal riaddebito (Euro 0,9 milioni) ad un cliente terzo del valore della carta utilizzata per la stampa. Negli altri contratti la carta viene fornita direttamente dagli editori.

Gli altri ricavi sono pari a Euro 1,2 milioni (Euro 0,9 milioni al 30 giugno 2021) ed includono i riaddebiti per Euro 0,9 milioni alla correlata EN e alla collegata Rotopress International S.r.l. (“RPI”), per la quota di costo dell’energia ad esse spettante, come rilevata dal contatore unico ora in capo alla controllata CSP, nonché (Euro 0,3 milioni) ricavi per vendita di materiali di scarto e sopravvenienze attive.

I Costi operativi sono pari a Euro 7,6 milioni rispetto a Euro 6,9 milioni dell’analogo periodo dell’esercizio precedente. In particolare si evidenzia un incremento di Euro 0,6 milioni nei costi delle materie prime (+35,8%) e dei costi energetici (incremento di Euro 0,6 milioni pari a oltre il 60%).

Per fare fronte a tali aumenti, in particolare delle energie, è stata concordata, con alcuni degli editori terzi di cui si stampano i quotidiani, una modifica per l’esercizio 2022 del corrispettivo per compensare i sopracitati incrementi.

Il Costo del lavoro è pari a Euro 2,9 milioni rispetto a Euro 3,1 milioni dell’analogo periodo dell’esercizio
precedente, con una riduzione del 5,5%.

Il Margine Operativo Lordo consolidato è pari a Euro 3,2 milioni contro Euro 2,9 milioni registrati al 30 giugno 2021. L’Ebitda Margin è pari al 25,6% dei ricavi di stampa rispetto al 24,3% registrato nell’analogo periodo dell’esercizio precedente (IAP calcolato come rapporto tra il Margine Operativo Lordo e la voce di conto economico “Ricavi stampa per conto di terzi”).

Gli Ammortamenti sono pari a Euro 1,4 milioni allineati con quanto registrato nel primo semestre 2021.

La Gestione finanziaria evidenzia oneri netti per Euro 0,2 milioni ed include per Euro 0,2 milioni l’effetto derivante dalla applicazione del principio contabile IFRS 16.

La Gestione delle partecipazioni evidenzia una svalutazione di Euro 0,1 milioni di cui Euro 61 migliaia relativi all’adeguamento della partecipazione nella RPI al fine di adeguarne il valore alla quota parte di patrimonio ed Euro 75 migliaia relativi alla partecipazione nella società Linfa S.r.l., veicolo societario che detiene n. 10 quote del “Fondo Parchi Agroalimentari Italiani” (“FICO”).

Ai sensi dell’art. 2427 bis/bis c.c. si precisa che alla data della chiusura dell’esercizio 2021 il NAV (Net
Asset Value) di ogni quota, così come risultante dal Rendiconto del Fondo, era pari ad euro 174.888,00
e quindi inferiore al valore contabile/nominale della quota alla data di sottoscrizione (250.000 euro).

L’investimento era ancora in fase di sviluppo e avviamento e doveva ancora esprimere le sue piene potenzialità prima che sopraggiungesse la pandemia del 2020 denominata Covid-19. La dinamica negativa del NAV fino alla data contabile del 31/12/2020 poteva quindi essere imputata alle chiusure imposte dai vari decreti legge susseguitisi allo scoppio della pandemia.

Nel corso dell’esercizio 2020 il “Fondo Parchi Agroalimentari Italiani” ha provveduto alla stesura di un nuovo business plan, incentrato su rinegoziazioni contrattuali e su tre principali punti strategici: FORMAT: prevede la trasformazione di FICO in un parco a tema. PRICING: inserimento di un ticket di ingresso. MARKETING E COMUNICAZIONE: avvio di una visibilità organica di FICO e rafforzamento della sua vocazione turistica. Avvio di partnership con le principali fiere di settore e con i principali media.

Il Piano Strategico presentato nel mese di dicembre 2020 ed avente durata 2021-2023 avrebbe dovuto
evidenziare una ripresa del NAV.

Nonostante quanto sopra evidenziato, al 31 dicembre 2021 il Comparto A del Fondo ha chiuso con un valore della quota pari a Euro 174.888,932, registrando un decremento del 5,0%, rispetto al valore della quota al 31 dicembre 2020 ed un decremento del 30,0% rispetto al collocamento.

Sulla base di quanto sopra illustrato si ritiene che la perdita di valore registrata dalla quota posseduta, non possa esser più considerata temporanea e che il valore della stessa possa esser difficilmente recuperato nonostante le previsioni evidenziate nel “Business plan” triennale per cui la partecipazione nella società Linfa S.r.l. è stata svalutata per una quota pari al 30% corrispondente a Euro 75 migliaia. Il Risultato di periodo evidenzia un utile dopo le imposte di Euro 1 milione rispetto l’utile di Euro 0,8 milioni registrato nell’analogo periodo del 2021.

La Posizione Finanziaria Netta consolidata calcolata secondo la raccomandazione ESMA evidenzia un indebitamento pari a Euro 7,7 milioni rispetto l’indebitamento di Euro 7,4 milioni al 31 dicembre 2021.

Tale valore include l’effetto derivante dalla applicazione dell’IFRS 16 che ha determinato la registrazione di un maggior debito per Euro 10,3 milioni. Al netto dell’effetto rappresentato dall’IFRS 16, la posizione finanziaria evidenzierebbe disponibilità nette per Euro 2,6. Si ricorda che nel primo semestre 2022 Poligrafici Printing ha distribuito dividendi a valere sugli utili dell’esercizio precedente per Euro 0,6 milioni.

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