Banca Generali premiata per la comunicazione sostenibile

Banca Generali premiata per il suo impegno nella comunicazione finalizzato a favorire l’uguaglianza di genere. Questa mattina a Milano gli organizzatori del Forum Automotive – la principale manifestazione in Italia dedicata all’industria dell’auto – hanno voluto conferire il premio di “Personaggio dell’Anno” a Francesca Pardini nell’ambito del suo impegno insieme a Banca Generali e Stefano Guindani nel progetto BG4SDGs – Time to Change.

A premiare Pardini sono stati proprio Guindani e Michele Seghizzi, Direttore Marketing e Relazioni Esterne di Banca Generali. Il lavoro della pilota italiana, infatti, è al centro del racconto del Sustainable Development Goal (SDG) numero 5, ovvero quello dedicato al raggiungimento dell’uguaglianza di genere e dell’emancipazione femminile. Pardini, infatti, è senior instructor allo Yas Marina Circuit di Abu Dhabi con un ruolo molto particolare: quello di insegnare la guida alle donne dell’Arabia Saudita. Un focus di genere che assume un valore straordinario se si pensa che l’Arabia Saudita è stato l’ultimo paese al mondo a consentire alle donne di ottenere la patente di guida, con un provvedimento ad hoc nel giugno 2018 che ha fatto cadere l’ultimo tabù in un paese fortemente tradizionalista.

“L’impegno per la sostenibilità è parte integrante del dna di Banca Generali. Nel febbraio 2019 siamo stati i primi a portare gli obiettivi di sostenibilità dell’Onu all’interno dei portafogli di investimento della nostra clientela. Per questo il progetto che stiamo portando avanti con Stefano ha per noi una valenza strategica per rafforzare l’importanza di raggiungere questi obiettivi per guidare il pianeta verso una transizione sostenibile. Siamo convinti che quella di Francesca sia la miglior testimonianza possibile per rendere ancora più concreto il nostro messaggio” ha commentato Michele Seghizzi, nella foto, Direttore Marketing e Relazioni Esterne di Banca Generali.

Presentato lo scorso 15 settembre 2021 a Milano, BG4SDGs – Time to Change proseguirà ora per altri 14 mesi al fine di approfondire tutti i 17 SDGs dell’Agenda ONU 2030. Per ciascuno di essi, la chiave adottata dal fotografo sarà duplice: da un lato si punta ad evidenziare l’azione negativa dell’uomo sull’ambiente e sulla comunità, dall’altro come lo stesso genere umano abbia invece una straordinaria capacità di recupero attraverso soluzioni innovative e sostenibili. Nella sua ricerca, Guindani spazierà oltre i confini italiani ricercando casi critici e situazioni di eccellenza anche all’estero: Brasile, Norvegia e Australia, ma anche Stati Uniti e Sudafrica. Ad affiancarlo c’è un accompagnatore d’eccezione come Alberto Salza, antropologo tra i più apprezzati a livello internazionale, che curerà i testi del progetto e suggerirà alcuni dei progetti da monitorare.

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