Credito d’imposta del 50% sugli investimenti pubblicitari 2020

Il presidente Sergio Mattarella ha firmato il ‘Decreto rilancio’ che, dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ieri sera ed entra immediatamente in vigore.

Il testo integrale è composto da 266 articoli. Le risorse mobilitate sono di oltre 55 miliardi, e contengono misure a sostegno di imprese, lavoratori autonomi, professionisti e famiglie per contrastare la profonda crisi economica scatenata dall’epidemia da Covid-19. Tra le norme del decreto ci sono la proroga di ammortizzatori sociali con altre 9 settimane di cassa integrazione, aiuti a fondo perduto fino a un massimo di 50mila euro per le piccole aziende, il bonus per le partite Iva, il bonus baby sitter e quello vacanze, la cancellazione del versamento dell’Irap fissato per il 16 giugno per tutte le imprese con ricavi fino a 250 milioni di euro, bollette più leggere per le utenze non domestiche, il credito d’imposta del 60% dell’affitto mensile per negozi, esercizi industriali e alberghi, il reddito di emergenza e l’ecobonus corrispondente a uno sgravio del 110% per l’efficienza energetica degli edifici.

Nella sezione dedicata all’editoria e alle edicole, al fine di sostenere l’offerta informativa online in coincidenza con l’emergenza sanitaria sono previste varie misure, sintetizzate come segue da Lavori pubblici:

 Credito d’imposta del 50% sugli investimenti pubblicitari 2020

al fine di garantire il pagamento entro i termini di legge del rateo del contributo all’editoria in favore delle imprese beneficiarie, la verifica della regolarità previdenziale e fiscale prevista per il primo pagamento è cancellata. La verifica rimane invece operativa in previsione del saldo del contributo;

in via straordinaria per l’anno 2020, un credito d’imposta dell’8% della spesa sostenuta nell’anno 2019 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa di giornali;

al fine di sostenere l’offerta informativa online in coincidenza con l’emergenza sanitaria, alle imprese editrici di quotidiani e di periodici iscritte al registro degli operatori di comunicazione che occupano almeno un dipendente a tempo indeterminato è riconosciuto, per l’anno 2020, un credito d’imposta pari al 30 per cento della spesa effettivamente sostenuta nell’anno 2019 per l’acquisizione dei servizi di server, hosting e banda larga per le testate edite in formato digitale, entro il limite di 8 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa;

a titolo di sostegno economico per gli oneri straordinari sostenuti per lo svolgimento dell’attività durante l’emergenza sanitaria, alle persone fisiche esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste (edicolanti), non titolari di redditi da lavoro dipendente o pensione, è riconosciuto un contributo una tantum fino a 500 euro, entro il limite di 7 milioni di euro per l’anno 2020;

per il 2020, l’applicazione dell’Iva per il commercio di quotidiani e di periodici con una forfetizzazione del reso al 95%, in luogo dell’80% previsto in via ordinaria.

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