Fca-Peugeot: sede Olanda, quotata Milano, Parigi, New York 

La nuova capogruppo con sede in Olanda sarebbe quotata su Euronext (Parigi), Borsa Italiana
(Milano) e al New York Stock Exchange e continuerebbe a mantenere “una importante presenza” nelle attuali sedi operative centrali in Francia, Italia e negli Stati Uniti.
Lo statuto della nuova società risultante dalla fusione dovrebbe prevedere che il sistema di loyalty
voting operi in modo tale da non assegnare a alcun azionista voti in Assemblea in misura eccedente il 30% del totale voti espressi.
Si prevede inoltre che non ci sia alcun trasferimento
dei diritti di doppio voto esistenti, ma che i nuovi diritti di doppio voto speciale maturino dopo un
periodo di detenzione delle azioni di tre anni dal perfezionamento della fusione. Un periodo di standstill di 7 anni a partire dal perfezionamento della fusione troverebbe
applicazione in relazione alle partecipazioni azionarie di Exor, Bpifrance Participations SA, DFG e la famiglia Peugeot.
EXOR, Bpifrance Participations e la famiglia Peugeot sarebbero
inoltre soggetti ad un periodo di lock-up di 3 anni in relazione alle rispettive partecipazioni. Unica
eccezione, alla famiglia Peugeot sarebbe concesso di aumentare del 2,5% la propria partecipazione nella società risultante dalla fusione nei primi 3 anni successivi al closing,
esclusivamente acquisendo azioni da Bpifrance Participations e DFG.  Prima del perfezionamento dell’operazione, Fca distribuirebbe ai propri azionisti un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro, oltre la propria partecipazione in Comau. Inoltre, sempre prima
del perfezionamento dell’operazione, Peugeot distribuirebbe ai propri azionisti la partecipazione del 46% detenuta in Faurecia.
Ciò consentirebbe agli azionisti del gruppo risultante dalla fusione, si spiega nella nota,
“di condividere equamente le sinergie e i benefici derivanti da una fusione, riconoscendo nel contempo il valore significativo della piattaforma differenziata di FCA in Nord America e la sua forte posizione in America Latina, compresi i suoi margini ai vertici del settore in quelle regioni”.
“Ciò rifletterebbe – si dice ancora –  anche il valore aggiunto che i marchi globali di fascia alta di FCA, Alfa Romeo e Maserati, apporterebbero grazie al loro notevole potenziale di sviluppo”.
Il portafoglio esteso coprirebbe tutti i segmenti di mercato con marchi iconici e prodotti competitivi
basati su piattaforme razionalizzate e sull’ottimizzazione degli investimenti.
La proposta sarebbe sottoposta al processo di informazione e consultazione dei competenti organismi di rappresentanza dei lavoratori e soggetta alle consuete condizioni di closing, tra cui le approvazioni finali da parte dei rispettivi consigli di amministrazione del Memorandum of Understanding vincolante e l’accordo sulla documentazione definitiva.

Torna in alto