“Era vivo e stava guardando i soccorritori che erano lì per aiutarlo”, ha detto la vedova di Awan. “Il fuoco ha avvolto l’auto e lui è bruciato vivo perché il modello S ha maniglie inaccessibili, non c’è altro modo per aprire le porte”, si legge nella denuncia depositata lo scorso 10 ottobre
La famiglia di un uomo che ucciso in Florida dopo un incidente stradale con una Tesla ha intentato una causa civile “per omicidio colposo” contro la casa produttrice sostenendo che il conducente è morto per non essere riuscito a uscire dal veicolo, che ha preso fuoco rapidamente.
Omar Awan, un medico di 48 anni e padre di cinque figli, è morto lo scorso febbraio quando con il suo veicolo si è schiantato contro un albero nella contea di Davie, a nord di Miami. Il procuratore Stuart Grossman e la vedova Liliana Awan hanno detto in una conferenza stampa che Omar è morto intrappolato nel veicolo perché i soccorritori non potevano aprire le portiere, che erano bloccate, e non si potevano rompere i finestrini.
“Era vivo e stava guardando i soccorritori che erano lì per aiutarlo”, ha detto la vedova di Awan. “Il fuoco ha avvolto l’auto e lui è bruciato vivo perché il modello S ha maniglie inaccessibili, non c’è altro modo per aprire le porte”, si legge nella denuncia depositata lo scorso 10 ottobre.
Il procuratore Grossman considera un “difetto di design” le caratteristiche futuristiche della Tesla Model S 2016, compresa la batteria agli ioni di litio che secondo la querelante è il punto da cui ha avuto origine l’incendio. Questi, sostiene, hanno ucciso Awan, e non l’incidente in sé. In caso di incidenti ai veicoli elettrici, i soccorritori evitano di rompere i cavi ad alta tensione.
“Voglio che Tesla riconosca i guasti dell’auto e ne migliori la sicurezza per evitare che le persone muoiano e lascino le loro famiglie”, ha detto Lilian Awan.