Si gioca tra due aziende la partita sulla divisione gelati della Pernigotti, mentre per la produzione di cioccolato e torrone per conto dei Toksoz, i proprietari turchi dell’azienda e del marchio, la proposta in pole position è quella della piemontese Laica. Come si apprende , il quadro che si delinea per il futuro della società di Novi Ligure. Oggi al tavolo al ministero del Lavoro l’advisor Sernet ha messo a fuoco in particolare un progetto industriale con prospettive al 2022: è quello di Laica. Ma vi sono anche altre quattro proposte per la produzione in conto terzi che dovrebbe garantire il futuro dell’impianto e dei lavoratori. Dalla corsa per i gelati si è dichiarata fuori Unigel, azienda di Crema specializzata nella produzione per marchi storici della grande tradizione artigianale italiana: interpellata da Radiocor, la presidente Lorena Foppa ha smentito qualsiasi interesse. L’operazione – affidata allo studio Vitale & Associati – consisterà nella cessione di ramo d’azienda: in vendita ci sono marchio, ricette e ventidue addetti commerciali. La decisione sul mantenimento in loco della produzione sarà rimessa all’azienda che riuscirà ad aggiudicarsi la divisione I&P, considerata la cassaforte della storica azienda dolciaria piemontese. L’identità dei due candidati rimane segreta. Si alza il velo, invece, sul fondo indiano che fin dalla prima ora si era fatto avanti per rilevare produzione e marchio della Pernigotti: si tratta di un fondo della famiglia Chandaria. In Italia il fondo, che ha sede a Ginevra e partecipazioni in 1200 aziende nel mondo, ha recentemente acquistato la vicentina Mainetti, impegnata nella produzione di appendiabiti. Ai Chandaria viene attribuito un interesse molto spiccato nei confronti dell’agroalimentare made in Italy. Ma i turchi non intendono mollare sulla proprieta’ del marchio Pernigotti. Secondo quanto riportato da una nota del ministero del Lavoro, i contatti attivi per Pernigotti sono tredici, tutti in fase avanzata di valutazione e provenienti da soggetti italiani. Cinque tra le manifestazioni sono ritenute molto interessanti e vedono i soggetti proponenti già impegnati nell’elaborazione del piano industriale. Al termine dell’incontro, soddisfazione è stata espressa dal vice capo di gabinetto del ministero dello Sviluppo Giorgio Sorial: “È positivo che, a soli 43 giorni di distanza dalla precedente riunione, il clima sia disteso e favorevolmente orientato verso valutazioni concrete su numeri e risorse. Per i Ministeri impegnati, è essenziale che le valutazioni riguardino progetti solidi, che possano assicurare sostenibilità a medio-lungo termine. È, infatti, interesse primario del Governo che il soggetto individuato per reindustrializzare definisca un progetto nel modo più proficuo possibile e duraturo”. Il tavolo è stato aggiornato al 29 maggio prossimo.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)