Lega Serie A

Exploit

Giurista molto apprezzato, allievo di Sabino Cassese, è arrivato nel mondo del calcio considerato da molti dell’ambiente “un alieno”. In meno di un anno, tuttavia, è riuscito a dare un’impronta "presidenziale" che tanti suoi predecessori non erano riusciti a dare, spiazzando molti interlocutori. Ottima l'idea di creare una Lega più indipendente da una paludosa Federcalcio e di essere uno degli ispiratori del "decreto Mulè", che darà maggior peso elettorale alla Serie A. Merita la rielezione.

LORENZO CASINI

Lega Serie A

Presidente

VOTO: 7 1/2

Presidente attento, giovane e dinamico. Da due anni è riuscito a mantenere il Lecce in Serie A, salvandosi per il secondo anno consecutivo. Rappresenta la società più a sud della Serie A ed è riuscito a creare una struttura efficiente. Grandi pecche: giocare ancora in uno stadio vetusto, non avere la squadra femminile e avere un settore giovanile zeppo di stranieri. Nel Salento non ci sono giovani?

SAVERIO STICCHI DAMIANI

Unione Sportiva Lecce

Presidente

VOTO: 7

Professionista di grande spessore, è stato chiamato da John Elkann per traghettare la società nel post Andrea Agnelli. La non profonda conoscenza del calcio e una dirigenza debole hanno influito sui risultati sportivi e sulla chiusura burrascosa del rapporto con Allegri. Ma non è di certo colpa sua. Ora si è aperta la fase di Thiago Motta, c’è stato il rientro di Chiellini e le premesse sono di un ritorno ai vertici del calcio europeo. Ma a quale costo?

GIANLUCA FERRERO

Juventus Football Club

Presidente

VOTO: 6½

È diventato il Presidente dei nuovi proprietari, il fondo Oaktree. Non è proprio nel suo ruolo, ma almeno può contare sulla continuità tecnica di Inzaghi e su uno staff e un team di prim'ordine. Per quest'anno, purtroppo per lui, ha solo un obiettivo: rivincere lo scudetto e cercare di arrivare in fondo alla Champions (senza che diventi un incubo come successo alla Juventus).

BEPPE MAROTTA

Football Club Internazionale Milano

Presidente

VOTO: 8

Viene da un anno strepitoso e sarà difficile ripetersi. Ha creato una società stabile e competente, ha venduto la maggioranza delle quote a un fondo americano e ha vinto, dominando una competizione UEFA (l’Europa League), raggiungendo la qualificazione alla Champions e la finale di Coppa Italia. Continua a credere in Gasperini e a vendere i pezzi pregiati per garantirsi l’equilibrio economico-finanziario. Lo stadio, il centro sportivo e il settore giovanile sono altre tre perle frutto di investimenti mirati. Unica pecca, la mancanza del calcio femminile per creare la "società perfetta".

ANTONIO PERCASSI

Atalanta Bergamasca Calcio

Presidente

VOTO: 9

Manager serio con più di 20 anni di esperienza in RAI. L'AD di Via Rosellini è riuscito a vendere i diritti TV (anche se mancano ancora una ventina di Paesi), contenendo le perdite per i prossimi 5 anni e ha lanciato la campagna contro la pirateria. Ha competenza per il ruolo che ricopre da diversi anni, ma va risolta la sua continua lotta a distanza con il presidente Casini prima delle imminenti elezioni in inverno.

LUIGI DE SIERVO

Lega Serie A

Amministratore Delegato

VOTO: 7

La retrocessione avrebbe dovuto portarlo ad avere una voto insufficiente, ma la conferenza stampa dopo la grande delusione nell’ultima partita in A dimostra che è un gigante.

MAURIZIO STIRPE

Frosinone Calcio

Presidente

VOTO: 6½

In ascesa

Ben supportato da un esperto dirigente come Galliani, che ha saputo organizzare una società efficiente e snella a supporto di una buona squadra. Mantiene in vita il progetto lanciato dal fratello Silvio. L’obiettivo è la salvezza e l’equilibrio economico. Molto bene, a parte uno stadio vetusto.

PAOLO BERLUSCONI

Associazione Calcio Monza

Presidente Onorario

VOTO: 6½

Contestatissimo dai tifosi per la doppia vendita di due grandi talenti (Buongiorno e Bellanova), ha scelto un allenatore emergente e molto preparato di cui sentiremo parlare nei prossimi anni: Paolo Vanoli. Non sembra che voglia investire soldi e idee nel Torino. Merita all'inizio della stagione un 6 di incoraggiamento, nonostante i modesti risultati sportivi della sua gestione e una struttura societaria non all'altezza. Il Toro merita di tornare nel posto adatto alla sua storia.

URBANO CAIRO

Torino Football Club

Presidente

VOTO: 6

È arrivato lanciando il “fast fast fast” e oggi accusa il sistema federale e il suo presidente Gravina di permettere a molte società di giocare nonostante indebitamenti “monster”. Tante idee, spesso confuse. Ha investito molto, ma i risultati stentano a venire, anche se ha raggiunto due finali di Conference League (perdendole entrambe) in due anni. Ha bluffato sullo stadio, ma ha costruito un bellissimo nuovo centro sportivo. Serve un piccolo salto di qualità societario per rientrare nelle 7 sorelle.

ROCCO COMMISSO

ACF Fiorentina

Presidente

VOTO: 6

Uno degli uomini più ricchi del mondo, ha deciso di investire nel Como nel 2018 quando militava in Serie D. Lo ha riportato in Serie A dopo 22 anni e dopo tre promozioni mozzafiato, affidandosi a una grande stella del calcio che non aveva neanche la licenza per allenare: Fabregas. La domanda che ci si pone è: perché proprio Como e non una grande piazza? Proprietario della Banca Asia Centrale, riuscirà a salvare la squadra con il bacino di utenza più piccolo della Serie A?

ROBERT HARTONO

Como

Presidente

VOTO: 7

Dopo vari anni di purgatorio in Serie B e grandi investimenti, finalmente ha riportato il Parma in Serie A. Stando alle premesse dovrebbe salvarsi senza patemi. Ha affidato la guida tecnica a Pecchia, un tecnico serio e preparato. La società meriterebbe di essere strutturata e potenziata, così come il nuovo Stadio Tardini meriterebbe un profondo restyling.

KYLE KRAUSE

Parma

Presidente

VOTO: 7

Personaggio vulcanico, competente, a volte esagerato, ora anche Senatore della Repubblica. L'ultima stagione per la Lazio è stata meno brillante e ha licenziato Sarri e Tudor, puntando su Baroni. Una grande scommessa, ma spesso lui le sa vincere. Contestato apertamente dai suoi tifosi, rimane il nemico numero uno del traballante presidente della FIGC, Gravina.

CLAUDIO LOTITO

Società Sportiva Lazio

Presidente

VOTO: 6½

Da quando è diventato proprietario del Bologna ha creato una società efficiente, ha investito molte risorse e ha ottenuto una qualificazione storica in Champions (traguardo meritato). Serve ora mantenere la posizione, anche se le premesse non sono proprio buone. Fermo, e forse non proprio la migliore soluzione progettuale, il percorso del nuovo stadio.

JOEY SAPUTO

Bologna Football Club 1909

Presidente

VOTO: 8½

Attento e influente presidente, è stato confermato dalla nuova proprietà, il fondo americano RedB, anche se non sembra avere molta voce in capitolo. Annata non molto positiva la scorsa in Europa, ma con un ottimo secondo posto in Serie A. Molta confusione sulla proprietà (c’è un'indagine in corso) e sullo stadio: San Siro o San Donato? L’AD Furlani sembra non essere proprio all'altezza del ruolo, ma non è una sua scelta, e Ibrahimovic sembra scelto più per l’immagine che per la sostanza. Incognite anche sulla scelta di Fonseca come nuovo allenatore.

PAOLO SCARONI

Associazione Calcio Milan

Presidente

VOTO: 6½

Guidato dal proprietario Gianpaolo Pozzo (voto 8) e dai figli Gino e Magda, ha stabilizzato la società in Serie A con grande lungimiranza, anche se l’ultimo anno ha ottenuto la salvezza solo all'ultima partita. La società ha costruito il nuovo stadio, è sempre innovativa e leader nella sostenibilità. Un bell'esempio di concretezza. Valorizza giocatori e poi li vende molto bene. Dovrebbe investire di più nei giovani sul territorio e sul calcio femminile.

FRANCO SOLDATI

Udinese Calcio

Presidente

VOTO: 6

Stabile

Presidente di lungo corso, molto oculato e competente. Non fa pazzie e fa bene. Stabile in Serie A, si è salvato l'ultima stagione meritatamente a due minuti dalla fine. Male sul calcio femminile, avendo venduto i diritti al Parma. Il progetto del nuovo stadio rimane ancora un'incognita, ma la vicepresidenza alla figlia Rebecca e il coinvolgimento dell’ex ministro dello sport Lotti per gli affari istituzionali sono due buone mosse.

FABRIZIO CORSI

Empoli

Presidente

VOTO: 7

Club sano ma un po' confuso dopo un’ultima stagione sportiva semplicemente disastrosa. Ha il grande merito di aver convinto Antonio Conte ad allenare il Napoli. Bella campagna acquisti e, senza Europa, tutto può succedere. La società è disorganizzata e servirebbe investire su stadio, settore giovanile e puntare sulla crescita del fatturato per entrare di diritto fra le big del calcio europeo.

AURELIO DE LAURENTIIS

Società Sportiva Calcio Napoli

Presidente

VOTO: 6½

Dopo una bellissima promozione in Serie A ha perso uno degli allenatori più bravi ed emergenti, Paolo Vanoli. Società snella ma ben organizzata e con un bel centro sportivo. Stadio invece disastroso. Riuscirà a salvarsi in un campionato così competitivo con uno dei budget più bassi della Serie A? Sarebbe un bel miracolo.

DUNCAN NIEDERAUER

Venezia FC

Presidente

VOTO: 6

Presidente di garanzia con una squadra che sembrerebbe indebolita dopo le cessioni sul mercato. La garanzia per la salvezza potrebbe essere Gilardino, allenatore emergente che sa valorizzare i giocatori. La proprietà americana (777 Partners) traballa e rischia di bruciare tutto quello di buono che la squadra sta facendo.

ALBERTO ZANGRILLO

Genoa Cricket and Football Club

Presidente

VOTO: 6½

In discesa

La scorsa annata è stata al di sotto delle aspettative ma ha avuto la fortuna di aver imbrocccato verso la fine della stagione, la scelta Daniele De Rossi dopo il disastro combinato da Mourinho e Thiago Pinto. Ora ha licenziato dopo 4 partite De Rossi senza motivo e dimostrando la profonda confusione nella sua testa e sicuramente la mediocre AD Lina Souloukou non lo aiuta, anzi. Serve una società, programmare e il nuovo stadio.

DAN FRIEDKIN

Associazione Sportiva Roma

Presidente

VOTO: 4

Presidente operativo e intelligente, ha programmato una stagione che si spera sia meno burrascosa delle ultime. Le premesse sono buone. Stiamo ancora aspettando lo stadio presentato 10 anni fa in pompa magna. Male nel settore giovanile e femminile. Servirebbe visione e soprattutto management.

TOMMASO GIULINI

Cagliari Calcio

Presidente

VOTO: 6

Squadra sempre data per spacciata all'inizio dell'anno, ma che riesce sempre a salvarsi. Merito anche suo. Anche quest'anno sembra funzionare, nonostante un mercato praticamente solo in uscita. La piazza di Verona meriterebbe una grande squadra e un grande stadio. Nessuno si fa avanti, eppure il business funziona.

MAURIZIO SETTI

Hellas Verona Football Club S.p.A

Presidente

VOTO: 6½

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