Allenatori Serie A
Exploit
Sembra sempre la sua ultima stagione all’Atalanta, ma riesce ancora a stupire rilanciando nuovi giocatori facendo felici tifosi e le casse della società. Sempre in zona Europa e sempre con il bel gioco. Una garanzia.
Allenatore eccellente consacratosi nelle ultime due stagioni con una straordinaria evoluzione. Sa gestire grandi campioni e anche le loro partenze. Ha un organico e uno staff ampio e di qualità. Ha portato il 20esimo scudetto all’Inter meritatamente e con sei giornate di anticipo. Peccato per l’eliminazione prematura in Champions e Coppa Italia, altrimenti avrebbe potuto ambire al 10 in pagella.
È l’allenatore emergente della Serie A. Serio e preparato, ha fatto la gavetta dimostrando sempre capacità e raggiungendo sempre il massimo. Destinato ad allenare una top in Europa.
In ascesa
Il suo ritorno alla Juve è stato difficile anche complice le turbolenze societarie che gli hanno fatto perdere i punti di riferimento e di supporto in una dirigenza inesperta. Per riscattarsi deve solo vincere il campionato, altrimenti potremo parlare di assoluto fallimento.
Ha sostituito Paolo Zanetti che l’anno precedente aveva fatto un vero miracolo salvando senza patemi l’Empoli. Molto bene l’avvio del suo percorso anche se la stagione rimane complessa con unico obiettivo la salvezza.
Ha preso il posto di Mourinho, che recentemente di “Special One” aveva solo il rapporto con i tifosi. Non ha esperienza in Serie A ma ha un grande carisma che cercherà di trasmettere in uno spogliatoio difficile. Non ha una rosa da scudetto ma un posto in Champions è d’obbligo.
Dopo vari esoneri, ecco il rilancio a Frosinone dove ha ritrovato la sua dimensione tecnica e le spalle coperte anche in questo caso da dirigenti che conosco il calcio e le sue dinamiche. Salvezza possibile. .
Ha riportato il Genoa in serie A e cercherà di mantenercelo non senza difficoltà. Ancora inesperto ma sta mostrando grandi qualità, le stesse che ha mostrato nella sua carriera da giocatore. Squadra rafforzata che manca ancora un pò di continuità ma il carattere sta crescendo.
Allenatore emergente dal grande carattere. La sua squadra gioca molto bene ma manca di continuità, cosa che gli permetterebbe di lottare per un posto in Champions. Con una buona società alle spalle avrebbe potuto avere qualche punto in più.
Giovane e competente. La squadra gioca bene e ha sempre una posizione di classifica tranquilla. Riesce a gestire giocatori giovani ed esperti con buoni risultati. Ha alle spalle Galliani, vecchia volpe del calcio italiano.
Oramai è un allenatore che ha ha consolidato la sua posizione fra i top di Europa. Questo anno ha un gioco meno convincente con risultati alterni e poca personalità in Champions. Ha chiuso il girone di andata al terzo posto ma molto distante dalla capolista Inter.
Stabile
Un inizio forte con bel gioco, poi un appannamento evidente nella seconda fase. La situazione societaria di certo non aiuta la serenità all’interno dello spogliatoio. Ci sono tutte le premesse per una salvezza tranquilla ma nel calcio meglio mai abbassare la guardia.
Bellissimo inizio di stagione poi un vistoso calo fisiologico. È stato esonerato per la reazione violenta nei confronti di un attaccante.
Allenatore bravo e di carattere, ma il Torino continua a non avere continuità di gioco e risultati. Rimane sempre una incompiuta forse penalizzata da una dirigenza non all’altezza.
In discesa
Ha iniziato la sua nuova avventura dopo aver già allenato l’Udinese due anni fa. Ha davanti una grande sfida ovvero la salvezza di una delle società da moltissimi anni stabile in Serie A. Pessima (da qui il voto) la sua uscita “non per sdrammatizzare, ma per sorvolare” dopo i cori razzisti contro Maignan.
Dopo una bellissima stagione nel 2022-23, quest'anno ha faticato molto con risultati alterni e una situazione di classifica delicata. La rosa non è stata proprio adeguata. È stato esonerato e la squadra è stata affidata a Emiliano Bigica.
Aveva preso il posto di Sosa. Doveva recuperare una situazione di classifica inaspettata all'inizio della stagione per la Salernitana il cui obiettivo era la parte sinistra della classifica. Aveva un buon organico ma non una buona organizzazione alle spalle. È stato sostituito da Fabio Liverani.
Il Napoli campione d’Italia con Spalletti, nè con Garcia nè con Mazzarri gioca bene. La rosa si è rafforzata ma non riesce a gestire il grande nervosismo nello spogliatoio e del proprio presidente. Serve arrivare fra le prime quattro in campionato. Esonerato dopo 97 giorni, al suo posto il ct della Slovacchia Calzona
Straordinaria promozione in A, ma un difficile inizio di stagione nonostante una rosa a disposizione da metà classifica. Rispetto al plotone dei nuovi giovani allenatori in Serie A sembra un pò datato.
Dopo aver raggiunto la Champions lo scorso anno, ci si aspettava una nuova stagione più brillante. Si è dimesso dopo le ultime deludenti partite.
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