Antonio Grulli è il nuovo Direttore del CAMeC: guida al rilancio del museo spezzino

Il critico d’arte Antonio Grulli è stato nominato Direttore del Centro d’Arte Moderna e Contemporanea (CAMeC) di La Spezia, segnando un passo fondamentale nel processo di rinnovamento del museo ligure. Con un passato da curatore del progetto Luci d’Artista a Torino, Grulli porta al CAMeC una visione orientata alla valorizzazione del territorio e alla promozione del dialogo tra le arti.

Un rilancio che parte dalla storia culturale della città

Il CAMeC, inaugurato nel 2004 e recentemente rinnovato sia negli spazi che nel programma scientifico, si affida alla leadership di Antonio Grulli per proseguire il percorso di crescita. Il nuovo Direttore ha dichiarato di voler rafforzare l’identità culturale del museo, ponendo attenzione alla storia locale come laboratorio d’avanguardia, includendo non solo arti visive ma anche poesia e linguaggi controculturali che hanno caratterizzato La Spezia nel corso del Novecento.

Una strategia culturale con lo sguardo al futuro

Secondo Grulli, il territorio spezzino, per sua natura di confine e crocevia tra Liguria e Toscana, ha il potenziale per fare del CAMeC un punto di riferimento internazionale. Il nuovo Direttore intende costruire un’offerta culturale che stimoli la partecipazione e rafforzi il legame con comunità artistiche vicine e internazionali, posizionando il museo come centro attivo nella rete dell’arte contemporanea.

Prossimi appuntamenti e visione istituzionale

Il primo impegno pubblico di Antonio Grulli sarà il 4 luglio, in occasione della presentazione del catalogo della mostra “Morandi Fontana. Invisibile e Infinito”, visitabile fino al 14 settembre e curata da Sergio Risaliti e Maria Cristina Bandera. Questo evento segna l’inizio operativo del mandato e anticipa l’approccio curatoriale che Grulli intende adottare: contemporaneo, interdisciplinare e radicato nel contesto.

Un passo verso un CAMeC più partecipativo e identitario

Con oltre 20 anni di esperienza come critico e curatore, Antonio Grulli si propone di rafforzare l’autorevolezza del CAMeC attraverso un’offerta culturale inclusiva, critica e storicamente consapevole. L’obiettivo è rendere il museo un nodo culturale strategico per la Liguria e non solo, facendo leva su un’identità territoriale dinamica e aperta al mondo.

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