Chiara Sbarigia, alla guida di Cinecittà dal 2021 e riconfermata nel 2024 per un nuovo mandato triennale, ha comunicato le proprie dimissioni irrevocabili dalla carica di Presidente della società. La decisione è stata condivisa con il Consiglio di Amministrazione e il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, attraverso una comunicazione ufficiale.
La scelta di lasciare l’incarico non è legata a presunti attriti con esponenti istituzionali, come la Sottosegretaria Lucia Borgonzoni o lo stesso Ministro Giuli, ma rappresenta un passo strategico verso nuovi impegni di rilievo nel settore dell’audiovisivo.
Un nuovo impegno per la crescita dell’audiovisivo italiano
A motivare la decisione di Chiara Sbarigia è il desiderio di concentrare le proprie energie sulla Presidenza dell’Associazione Produttori Audiovisivi (APA), in un momento cruciale per il comparto. Inoltre, Sbarigia ha annunciato la propria candidatura alla Presidenza della Fondazione Maximo, iniziativa in fase di costituzione insieme ad AGIS, con l’obiettivo di promuovere un nuovo Festival dell’Audiovisivo che si propone di essere l’equivalente dei David di Donatello per il Cinema.
Come dichiarato dalla stessa Sbarigia, la recente conclusione dell’Italian Global Series Festival tra Rimini e Riccione ha rappresentato un traguardo significativo, ma anche un punto di svolta per ridefinire le priorità professionali.
Il bilancio di quattro anni a Cinecittà
Durante il suo mandato in Cinecittà, Chiara Sbarigia ha guidato con successo numerosi progetti culturali, tra cui rassegne, mostre e convegni in collaborazione con l’Archivio Luce, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio audiovisivo italiano. Il suo lavoro è stato riconosciuto e apprezzato da diverse figure istituzionali, tra cui i Ministri Dario Franceschini, Giancarlo Giorgetti, Gennaro Sangiuliano, Daniele Franco e lo stesso Alessandro Giuli, oltre che dalla Sottosegretaria Borgonzoni.
Prospettive future
Con la Presidenza dell’APA e il ruolo nella nascente Fondazione Maximo, Sbarigia si prepara a giocare un ruolo centrale nella promozione e nell’evoluzione dell’industria audiovisiva italiana, in un periodo segnato da profondi cambiamenti e nuove opportunità di sviluppo internazionale. La sua esperienza istituzionale e la profonda conoscenza del settore rappresentano un valore aggiunto per le nuove sfide che l’attendono.