Crai annuncia la nomina di Ugo Tutino nel ruolo di Chief People Officer, confermando l’impegno del Gruppo verso una gestione delle Risorse Umane sempre più strategica e centrata sul valore delle persone. La scelta si inserisce in un contesto di evoluzione e consolidamento interno, con l’obiettivo di supportare la crescita aziendale attraverso un ambiente di lavoro inclusivo, stimolante e orientato al cambiamento.
Giangiacomo Ibba, Amministratore Delegato di Crai: “In Crai crediamo fortemente che siano le persone a determinare il nostro successo. Il capitale umano è il cuore pulsante della nostra azienda e l’ingresso di Tutino rappresenta un chiaro segnale di questo impegno. Siamo certi che la sua capacità di vedere le risorse umane come reale motore del cambiamento porterà una ventata di innovazione e aiuterà a costruire un ambiente lavorativo stimolante e collaborativo, dove ciascuno possa esprimere il meglio di sé”.
Un percorso professionale solido nel mondo HR
Con una laurea in Scienze Politiche e una specializzazione in Sociologia del Lavoro conseguita presso l’Università di Torino, Ugo Tutino porta in Crai un bagaglio di esperienze consolidato nel campo delle Risorse Umane. Nel corso della sua carriera ha ricoperto ruoli chiave in realtà di primo piano come Ariston Group, Finiper Canova, Metro Italia, Barilla ed Esselunga, distinguendosi per una visione moderna e inclusiva della funzione HR.
Obiettivi e sfide per il futuro
Nel nuovo ruolo, Tutino guiderà lo sviluppo di politiche HR in linea con le esigenze evolutive del Gruppo. La sua missione sarà quella di favorire una cultura organizzativa basata sulla relazione, sull’ascolto e sulla crescita condivisa, accompagnando Crai nel percorso di trasformazione interna e sostenendo la coesione tra le diverse anime aziendali.
“Penso che le Risorse Umane debbano svolgere un ruolo strategico per valorizzare e far emergere il potenziale di ciascuna persona, creando un contesto lavorativo autenticamente inclusivo e stimolante”, ha detto Tutino. “Il mio impegno sarà quello di costruire una cultura fondata sulla relazione, sull’ascolto e sulla crescita condivisa, per affrontare con successo le sfide del futuro”.