Dopo un periodo di incertezza istituzionale, il Ministero dell’Università e della Ricerca, guidato da Anna Maria Bernini, ha ufficializzato la nomina dei nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). L’atto sblocca una fase di stallo nella governance dell’ente, ponendo le basi per una rinnovata spinta alla ricerca scientifica pubblica italiana.
I tre nuovi membri nominati sono Francesco Svelto, su proposta della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), Giuseppe Tripoli, designato dall’Unione italiana delle Camere di Commercio, e Elisabetta Cerbai, indicata congiuntamente da Confindustria e dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome.
Il ruolo strategico del Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione è uno degli organi principali del CNR, il più grande ente pubblico italiano dedicato alla ricerca scientifica. I suoi componenti contribuiscono alla definizione delle strategie operative e alla supervisione delle attività scientifiche e amministrative dell’ente. In un contesto di crescente attenzione alla sostenibilità, all’innovazione e alla transizione digitale, il contributo dei nuovi membri sarà cruciale per guidare l’ente verso obiettivi ambiziosi.
Verso la nomina del nuovo Presidente
Parallelamente alla nomina del CdA, il Comitato di selezione dei Presidenti degli Enti di Ricerca, presieduto da Antonio Zoccoli, ha avviato le procedure per la selezione del futuro Presidente del CNR. Il comitato, convocato ufficialmente, pubblicherà l’avviso per la presentazione delle candidature, che verranno valutate per formulare una rosa di cinque nomi. Sarà poi il Ministro Bernini a scegliere e nominare il nuovo vertice dell’ente, in un percorso che dovrebbe concludersi entro 30 giorni.
Competenze al servizio della ricerca italiana
Con l’ingresso di Francesco Svelto, Giuseppe Tripoli ed Elisabetta Cerbai, il CNR potrà contare su competenze multidisciplinari e rappresentative dei mondi accademico, economico e industriale. Una sinergia preziosa per rafforzare il ruolo del CNR come motore della ricerca pubblica in Italia e come interlocutore privilegiato per le sfide scientifiche e tecnologiche del futuro.