Oscar Bianchi è stato nominato Presidente di AVIS Nazionale, assumendo ufficialmente l’incarico a seguito della prima riunione del nuovo Consiglio Nazionale, tenutasi presso la sede centrale dell’associazione a Milano. Succede a Gianpietro Briola e resterà in carica per i prossimi quattro anni.
La nomina arriva in un momento strategico per l’associazione, che si prepara alle celebrazioni per i 100 anni dalla fondazione di AVIS, fondata nel 1927 e oggi punto di riferimento per la promozione della donazione volontaria, periodica e non remunerata di sangue e plasma in Italia.
Esperienza e impegno nel mondo del non profit
Originario della provincia di Bergamo, Bianchi ha un profilo accademico e professionale solido: è laureato in Economia e Commercio e in Giurisprudenza, e attualmente lavora come Responsabile d’area in un importante istituto di credito. Il suo percorso nel mondo del volontariato è segnato da numerosi incarichi di rilievo, tra cui Presidente di AVIS Regionale Lombardia, Presidente di AVIS Provinciale Bergamo e di CSV Bergamo.
Più recentemente, ha assunto anche il ruolo di Presidente di CSVnet Lombardia, realtà che coordina i Centri di Servizio per il Volontariato della regione, a conferma del suo radicato impegno nel terzo settore.
Gli obiettivi del mandato: coesione, ascolto e autosufficienza
Nel suo primo discorso da Presidente, Bianchi ha sottolineato l’importanza del dialogo e della coesione come elementi chiave per guidare l’associazione verso nuove sfide. “È con grande emozione che accolgo questa nomina per la quale ringrazio il Consiglio. Il primo passo per costruire insieme una grande associazione sarà quello di dialogare e confrontarsi ad ogni livello associativo. L’obiettivo primario per me e per ciascuno di noi deve essere quello dell’unitarietà. Il quadriennio che ci attende sarà caratterizzato dalle celebrazioni per i 100 anni di AVIS, un traguardo che raggiungeremo insieme grazie allo spirito di solidarietà e cittadinanza attiva che da quel 1927 ci rende parte di un’unica grande famiglia”.
Il neopresidente ha poi proseguito: “Con questo spirito vogliamo portare avanti l’opera di rinnovamento non solo della nostra associazione, ma dell’intero sistema trasfusionale italiano. L’autosufficienza di farmaci plasmaderivati è l’obiettivo che tutti siamo chiamati a raggiungere, in nome di quei valori di altruismo e cura per il prossimo che da sempre costituiscono i nostri principi fondativi. AVIS è di tutte le donne e gli uomini che ne fanno parte e proprio la sede nazionale, per prima, è chiamata a preoccuparsi di tutte le realtà che la compongono: da Nord a Sud. Conoscere le necessità di ogni territorio, i desiderata e i progetti che, insieme, possiamo portare avanti con successo sarà il punto di partenza mio e di tutti noi”.
Uno dei temi centrali del suo mandato sarà il rafforzamento dell’autosufficienza nazionale di farmaci plasmaderivati, un obiettivo considerato strategico per l’intero sistema sanitario e trasfusionale. In quest’ottica, la Sede Nazionale è chiamata a coordinare con attenzione i bisogni e i progetti locali, favorendo una visione unitaria e inclusiva.
Verso il centenario: AVIS come esempio di solidarietà attiva
Con il centenario dell’associazione alle porte, la Presidenza di Oscar Bianchi si colloca in un momento simbolico e cruciale. Le celebrazioni previste saranno non solo occasione di memoria, ma anche di rilancio per l’identità e i valori fondanti dell’associazione: solidarietà, altruismo, partecipazione civica.
Bianchi si propone di accompagnare l’organizzazione in un percorso di rinnovamento, valorizzando l’apporto di ogni donatore e volontario, e rafforzando il ruolo di AVIS come motore del sistema trasfusionale italiano.