Cambio al vertice di Icec: Giovanna Ceolini è la nuova Presidente

Giovanna Ceolini, attuale Presidente di Confindustria Accessori Moda, è stata nominata Presidente di Icec (Istituto di Certificazione della Qualità per l’Industria Conciaria) per il biennio 2025-2027. Subentra a Paola Arosio, concludendo così il suo mandato alla guida dell’organismo.

La nomina è stata formalizzata durante l’assemblea dei soci e del nuovo consiglio direttivo del 27 maggio. Nell’occasione, si è registrato anche l’ingresso di quattro nuovi soci: Po.Te.Co., Confindustria Accessori Moda, Camera Arbitrale Pelli e Milano Fashion Institute, che si uniscono ai venti già presenti.

Missione Icec: sostenibilità e riconoscimento internazionale

Icec è un ente senza scopo di lucro che rappresenta gli interessi collettivi dell’industria conciaria, con l’obiettivo di certificare qualità, sostenibilità e innovazione lungo tutta la filiera. Il suo operato è riconosciuto a livello nazionale ed europeo, e rappresenta un punto di riferimento per le aziende del Made in Italy.

La nuova Presidenza arriva in un momento cruciale per il settore: la filiera della pelle è chiamata a rispondere con efficienza alle sfide di trasparenza, responsabilità ambientale e posizionamento competitivo globale.

L’esperienza di Ceolini al servizio della filiera pelle

Con alle spalle una solida esperienza ai vertici della filiera moda e in particolare nel settore degli accessori e della pelle, Giovanna Ceolini porta in Icec una visione integrata e strategica. Il suo ruolo come Presidente di Confindustria Accessori Moda, che rappresenta comparti fondamentali come Assocalzaturifici, Assopellettieri, Aip (abbigliamento in pelle e pellicceria) e Unic Concerie Italiane, rafforza il legame tra qualità certificata e l’eccellenza produttiva italiana.

La sua nomina promette di consolidare ulteriormente la credibilità dell’ente certificatore, rafforzando i percorsi di innovazione e sostenibilità già avviati.

Obiettivi e sfide future

Nel nuovo incarico, Ceolini sarà chiamata a gestire l’evoluzione delle certificazioni legate a sostenibilità ambientale, tracciabilità e qualità produttiva, favorendo la crescita competitiva del settore conciario sui mercati internazionali. Le aspettative sono alte anche sul fronte dell’educazione, della formazione tecnica e della collaborazione tra enti per migliorare standard e visibilità della filiera.

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