Banca Etica ha annunciato un cambio ai vertici con la nomina di Aldo Soldi a Presidente, ufficializzata nel corso dell’assemblea annuale dei soci e delle socie, durante la quale è stato approvato anche il bilancio 2024. La nomina segna l’inizio di un nuovo ciclo per l’istituto, da sempre attivo nella finanza etica e nella promozione di un’economia sostenibile e inclusiva.
Continuità e innovazione dopo il mandato di Anna Fasano
Aldo Soldi succede a Anna Fasano, che ha guidato l’istituto negli ultimi sei anni dopo aver ricoperto anche i ruoli di Vicepresidente e Consigliera. Con lui entra in carica anche un rinnovato Consiglio di Amministrazione composto da 11 membri, con una significativa presenza femminile.
Il nuovo mandato presidenziale durerà tre anni e si inserisce in una strategia di continuità e rinnovamento che punta a consolidare il ruolo di Banca Etica come riferimento nella promozione della giustizia sociale, del rispetto dei diritti umani e del finanziamento responsabile.
Obiettivi strategici per i prossimi anni
Tra le priorità del mandato di Soldi figurano la crescita del gruppo a livello nazionale e internazionale, il sostegno a progetti ad alto impatto sociale e ambientale e il rafforzamento dell’identità dell’istituto come attore protagonista della transizione etica dell’economia.
Questi obiettivi si collegano alla missione originaria di Banca Etica, che mira a promuovere strumenti finanziari trasparenti e partecipativi, orientati al bene comune.
Il profilo e l’esperienza di Aldo Soldi
Aldo Soldi porta in Banca Etica una solida esperienza maturata nel mondo del cooperativismo e della finanza etica. È stato Presidente di una delle maggiori cooperative italiane, Direttore di Coopfond, Vicepresidente di Cooperfidi Italia e membro del CdA di diverse società finanziarie.
Attualmente fa parte del CdA del Consorzio Libera Terra Mediterraneo e, dal 2022, ricopriva il ruolo di Vicepresidente di Banca Etica, il che gli consente di affrontare il nuovo incarico con una profonda conoscenza del contesto e delle sfide operative dell’istituto.
La sua nomina è un segnale di continuità strategica e di rafforzamento dell’impegno per un modello bancario più equo, inclusivo e responsabile.