FIAB elegge Luigi Menna Presidente: la mobilità attiva al centro di una nuova visione urbana

Si è conclusa l’Assemblea Nazionale 2025 della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB), tenutasi al Palazzo del Governatore di Parma, con la nomina di Luigi Menna a Presidente e di Susanna Maggioni come Vicepresidente. Un appuntamento cruciale che ha segnato un punto di svolta nell’approccio alla mobilità attiva e alla trasformazione urbana, coinvolgendo soci, delegati e rappresentanti istituzionali in un intenso confronto pubblico e associativo.

Un nuovo modello di città al centro del dibattito

Il convegno “Città, territorio, mobilità attiva” ha ribadito come ciclabilità e spazio pubblico inclusivo siano strumenti fondamentali per migliorare la salute, rafforzare la coesione sociale e sostenere la vitalità economica. Numerosi studi, tra cui quello dell’Università di Atene e dell’Unione Europea, hanno dimostrato come politiche come le “Città 30” riducano drasticamente incidenti, emissioni e consumo di carburante, migliorando al contempo la qualità della vita urbana.

I ciclisti non sono utenti deboli, ma risorse preziose

Durante i lavori è emersa una nuova narrazione culturale sostenuta dalla European Cyclists’ Federation, di cui FIAB fa parte: ciclisti e pedoni non sono più “utenti vulnerabili”, ma “utenti preziosi”. Un cambio di paradigma comunicativo e politico che sposta il focus sulla valorizzazione delle persone come fulcro della progettazione urbana.

Sinergie con le Cattedre UNESCO per città più giuste

Particolarmente significativo l’intervento di Patrizio Bianchi per la Rete delle Cattedre UNESCO Italiane (ReCUI), partner di FIAB dal 2024. L’accordo mira a integrare competenze accademiche e azioni territoriali in progetti educativi, campagne e supporto tecnico per gli enti locali. Obiettivo: promuovere percorsi casa-scuola e casa-lavoro sicuri, equi e sostenibili.

“La bicicletta è oggi uno strumento di partecipazione alla vita collettiva ma questa dev’essere una comunità costruita sui valori fondanti. All’assemblea di FIAB ho ritrovato una reale solidarietà condivisa; così come la volontà di pensare a coloro che verranno e a coloro che non hanno voce, anche grazie a una mobilità attiva, animata dalla voglia e dalla capacità di vivere insieme,” ha dichiarato Bianchi.

Voci istituzionali e scelte coraggiose per il cambiamento

Carlotta Bonvicini (Comune di Reggio Emilia e ANCI) ha spiegato: “Con ANCI promuoviamo il principio di One Health, che mette in relazione salute umana, ambientale e sociale. Promuovere la mobilità ciclabile, lenta, naturale è un atto di cura verso il corpo ma anche verso il territorio che abitiamo. È tempo di un cambio di paradigma: non una scelta tecnica, ma culturale e politica”.

Irene Priolo (Regione Emilia-Romagna) ha invece sottolineato: “Per troppo tempo abbiamo disegnato le città pensando solo alle auto. Oggi in Emilia-Romagna investiamo oltre 200 milioni l’anno per incentivare il trasporto pubblico e progetti come il bike to work, ma serve uno scatto in avanti nazionale. Il Green Deal non è un ostacolo, è la chiave per uno sviluppo sostenibile dei territori. Lo spazio pubblico è prezioso quanto la vita delle persone, ed è tempo di ripensarlo in modo più giusto ed efficiente”.

Sicurezza stradale, fiume Po e comunità resilienti

L’esperto Andrea Colombo ha illustrato i dati positivi delle politiche “Città 30”: “La Città 30 è molto più di un limite di velocità: è un modello che restituisce alle persone sicurezza, aria respirabile, spazio pubblico più equo. I dati di Bologna lo dimostrano: zero pedoni uccisi nel primo anno, -49% di morti su strada. Più bici, più sicurezza”.

Ludovica Ramella, dell’Autorità di Bacino del Po, ha invece riportato l’attenzione sull’importanza del fiume come risorsa naturale e infrastrutturale: “La Riserva MAB UNESCO ‘Po Grande’ lavora per collegare ciclovie, borghi e tratti fluviali, valorizzando identità locali e coinvolgendo i giovani per una nuova visione di sviluppo. Il progetto ROBIN, con 13 Comuni, ne è un esempio concreto”.

Un nuovo ciclo di leadership per FIAB

Con l’elezione di Luigi Menna alla Presidenza e la costituzione del nuovo Consiglio Nazionale, la Federazione si prepara a guidare una fase di forte rilancio, ponendo la mobilità attiva come leva di giustizia sociale, salute pubblica e democrazia urbana.

“L’assemblea di Parma ha segnato un punto di svolta: oggi non parliamo solo di bici, ma di un nuovo modello di città e di comunità. La mia elezione alla Presidenza della FIAB è per me un grande onore, ma soprattutto una responsabilità condivisa. Vogliamo rafforzare la nostra azione sui territori, dialogando con le istituzioni e sostenendo le scelte coraggiose che mettono al centro le persone. La mobilità attiva è uno strumento di giustizia sociale, salute e democrazia: su questi valori costruiremo il nostro lavoro nei prossimi anni” ha dichiarato Menna.

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