Marzia Varvaglione eletta al vertice del Ceev: una nuova visione per il vino europeo

Marzia Varvaglione, classe 1989, è stata nominata Presidente del Comité Européen Entreprises Vins (Ceev), diventando la prima donna e la più giovane personalità a ricoprire questo incarico. La nomina, ratificata dall’Assemblea generale dei soci, segna un momento di svolta per il comparto vitivinicolo europeo, che guarda con rinnovato slancio al futuro.

La scelta di Varvaglione rappresenta un forte segnale di apertura verso una governance dinamica, inclusiva e orientata all’innovazione, come sottolineato da Lamberto Frescobaldi, Presidente dell’Unione Italiana Vini (UIV), che ha espresso pieno sostegno al nuovo corso.

Un programma ambizioso per affrontare le sfide del vino europeo

Alla guida del Ceev, l’organismo che rappresenta le imprese vitivinicole presso le istituzioni dell’Unione Europea e internazionali, Marzia Varvaglione ha presentato un programma articolato incentrato su temi strategici come la difesa del vino, la competitività delle imprese, la comunicazione ai giovani, il ricambio generazionale e il rafforzamento delle attività di advocacy e rappresentanza. Un piano che si inserisce nel solco del Piano Strategico 2023-2027, già in attuazione presso i tavoli comunitari.

Varvaglione prende il posto di Mauricio González-Gordon, ringraziato per il contributo dato al rafforzamento del dialogo interno e delle relazioni istituzionali.

Un profilo di eccellenza tra tradizione familiare e visione internazionale

Originaria della Puglia, Marzia Varvaglione è attiva nell’impresa di famiglia Varvaglione 1921 dal 2013, realtà che oggi esporta oltre 5 milioni di bottiglie in più di 70 Paesi. Con una laurea in Economia Aziendale presso l’Università Cattolica di Milano, studi internazionali a Lugano, Losanna e Londra, e un diploma WSET Level 3 Award in Wines, ha contribuito alla trasformazione della cantina da produttrice di vino sfuso a marchio riconosciuto a livello globale.

Dal 2023 è anche Presidente di Agivi, l’Associazione dei Giovani Imprenditori Vitivinicoli Italiani, e dal 2020 è membro del Consiglio di UIV. Con i fratelli Angelo e Francesca, affianca il padre Cosimo Varvaglione nella gestione aziendale, portando avanti una visione orientata all’innovazione, qualità e sostenibilità.

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