Il governo Meloni prepara il rinnovo dei vertici di Fincantieri, Sace, Snam, Italgas, Simest e Autostrade per l’Italia

Una partita strategica per il controllo delle partecipate

Con l’avvicinarsi della primavera 2025, il governo guidato da Giorgia Meloni si trova ad affrontare la delicata questione delle nomine ai vertici delle grandi aziende partecipate dallo Stato. In particolare, le nuove leadership di SnamItalgas e Autostrade per l’Italia saranno oggetto di decisioni strategiche, mentre realtà come EniEnel e Leonardo vedranno il rinnovo dei propri consigli di amministrazione solo nel 2026. Complessivamente, sono in ballo circa 400 posizioni tra consigli di amministrazione e ruoli dirigenziali all’interno di aziende fondamentali per l’economia del Paese.

Le assemblee societarie destinate all’approvazione dei bilanci e alla nomina dei nuovi vertici sono previste tra aprile e maggio 2025. In particolare, le assemblee di Italgas e Snam si terranno rispettivamente il 13 e il 14 maggio, mentre il calendario di Autostrade per l’Italia e Fincantieri è ancora in fase di definizione.

Stabilità per Eni ed Enel: Descalzi e Cattaneo verso la conferma

Le grandi partecipate EniEnel e Leonardo hanno già subito un primo ciclo di nomine sotto l’attuale esecutivo, con le prossime riconferme attese per il 2026.

Claudio Descalzi, attuale Amministratore Delegato di Eni, sembra destinato a mantenere la sua posizione grazie alla gestione efficace della crisi energetica e ai solidi rapporti internazionali in ambito petrolifero e del gas. Anche Flavio Cattaneo, alla guida di Enel, gode di un ampio sostegno, anche se non è escluso che possa puntare a un incarico di ancora maggiore prestigio, grazie alla sua strategia apprezzata dagli ambienti politici vicini al governo.

Snam: Venier tra riconferma e possibili cambiamenti

Alla guida di Snam dal 2022, Stefano Venier ha gestito un periodo cruciale per la sicurezza energetica nazionale, portando avanti investimenti chiave come il rigassificatore di Piombino e la nave BW Singapore a Ravenna.

Uno dei punti a favore della sua riconferma è la necessità di garantire continuità gestionale, soprattutto per progetti strategici come la Linea Adriatica, fondamentale per il trasporto del gas nel Paese. Tuttavia, la sua posizione dipenderà anche dagli equilibri interni alla maggioranza e dalle pressioni politiche in corso.

Fincantieri: Folgiero verso la conferma, incertezze per Sace e Simest

Per Fincantieri, la permanenza di Pierroberto Folgiero appare altamente probabile, grazie ai risultati positivi ottenuti e alle recenti operazioni strategiche, tra cui l’acquisizione di Wass da Leonardo.

Situazione più incerta per Sace e SimestAlessandra Ricci, attuale Amministratore Delegato di Sace, ha ottenuto buoni risultati e potrebbe essere confermata. Diverso il caso di Regina Corradini d’Arienzo, alla guida di Simest, la cui posizione è ancora in fase di valutazione.

Autostrade per l’Italia: un dossier delicato tra politica e investitori

Uno dei nodi più complessi riguarda Autostrade per l’Italia (Aspi), dove sono previsti investimenti superiori ai 35 miliardi di euro entro il 2038. Inoltre, resta ancora da definire il rinnovo della concessione della A22 Autobrennero.

L’attuale Amministratore DelegatoRoberto Tomasi, ha il sostegno della Lega e del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ma incontra la resistenza dei principali azionisti, i fondi Blackstone e Macquarie. Il governo potrebbe quindi valutare un cambio al vertice per garantire una gestione più in linea con le proprie strategie politiche ed economiche.

Nei prossimi mesi, il governo Meloni definirà il futuro dei vertici di SnamItalgasAutostrade per l’Italia e delle altre grandi partecipate, in un equilibrio tra competenze manageriali e dinamiche politiche interne.

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