
Stefano Gianfaldoni, avvocato pisano e figura di spicco nel panorama sportivo italiano, è stato nominato giudice della Corte d’Appello Federale della Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal) e componente del Tribunale Federale della Federazione Ciclistica Italiana (Fci). Le due prestigiose nomine confermano la sua esperienza e il suo impegno verso la giustizia sportiva.
Il nuovo ruolo nella Fidal
La Fidal, una delle federazioni più importanti d’Italia per numero di tesserati, ha scelto Gianfaldoni come giudice della sua Corte d’Appello Federale, l’ultimo grado di giudizio interno. “Per me è un onore – ha dichiarato Gianfaldoni – essere parte di un’organizzazione così rilevante. La giustizia sportiva è una sfida entusiasmante, e spero di dare un contributo significativo al movimento nel prossimo quadriennio olimpico.”
La conferma nella Federciclismo
Già membro della prima sezione del Tribunale Federale della Federciclismo, Gianfaldoni è stato rieletto dall’assemblea federale per un nuovo mandato, sottolineando il riconoscimento della sua competenza. “Il settore della giustizia sportiva è complesso, soprattutto in federazioni così strutturate. È un grande motivo di soddisfazione poter continuare il lavoro svolto finora,” ha commentato.
Una carriera tra sport e diritto
Oltre ai suoi ruoli nelle federazioni sportive, Gianfaldoni è avvocato del Foro di Pisa e Of Counsel presso lo studio legale internazionale Tonucci & Partners. È anche co-docente di Diritto dello Sport e giustizia amministrativa all’Università di Pisa e docente di pianificazione sportiva nel corso di laurea in Scienze Motorie. Inoltre, collabora con il Coni Toscana e il Comitato Paralimpico regionale.
Con questo doppio incarico, Gianfaldoni conferma il suo ruolo di riferimento nella gestione e nella regolamentazione dello sport in Italia.