Apple ha ufficializzato la transizione nel ruolo di Chief Financial Officer (CFO), con Luca Maestri che lascia l’incarico dopo 11 anni di successi per assumere nuove responsabilità all’interno dell’azienda. A succedergli è Kevin Parekh, già figura chiave nel team finanziario di Apple, con effetto dal 1° gennaio 2025.
Il contributo di Luca Maestri
Nominato CFO nel 2014, Luca Maestri ha guidato Apple in un decennio di crescita straordinaria. Durante il suo mandato, l’azienda ha raggiunto importanti traguardi come la capitalizzazione di mercato di 3.000 miliardi di dollari e l’espansione nel settore dei servizi digitali.
Tim Cook, CEO di Apple, ha elogiato il suo lavoro durante l’ultima conferenza con gli investitori, definendolo una “figura chiave per il successo dell’azienda”. Anche Maestri ha ringraziato Cook e gli azionisti, dichiarando: “È stato un privilegio e un viaggio straordinario”.
Sebbene lasci il ruolo di CFO, Maestri continuerà a contribuire alla strategia aziendale, guidando team cruciali come i Corporate Services, inclusi sicurezza informatica, sistemi informativi, immobiliare e sviluppo.
Kevin Parekh: Un CFO scelto per la continuità
Con oltre 11 anni in Apple, Kevin Parekh, 53 anni, è una scelta naturale per il ruolo di CFO. In precedenza, ha guidato aree strategiche come Pianificazione finanziaria, Relazioni con gli investitori e Ricerca di mercato. La sua esperienza spazia anche al di fuori di Apple, con ruoli di leadership presso Thomson Reuters e General Motors.
Dal 1° gennaio 2025, Parekh ha assunto ufficialmente l’incarico, con uno stipendio annuale di 1 milione di dollari e la partecipazione al piano di incentivi per dirigenti di Apple.
Implicazioni per Apple
La nomina di Parekh rappresenta un passaggio all’insegna della continuità. La sua profonda conoscenza delle dinamiche interne di Apple e il rapporto consolidato con gli investitori garantiranno stabilità e crescita nel settore tecnologico e finanziario.
Con Maestri ancora coinvolto in ruoli strategici, Apple potrà affrontare con sicurezza le sfide future, tra cui le pressioni regolatorie e le opportunità nei mercati emergenti.