Cambio di presidenza nel Consorzio Cacciatore Italiano: Paolo Beretta nuovo Presidente

Paolo Beretta è stato eletto Presidente del Consorzio Cacciatore Italiano. La nomina, avvenuta all’unanimità, segna un cambio di leadership significativo per il consorzio. Beretta, del Salumificio F.lli Beretta Spa, succede a Lorenzo Beretta, che ha guidato l’organizzazione dal 2012 fino ad oggi.

Un consorzio strategico per i salumi italiani

Con una produzione annua di circa 4 milioni di chilogrammi e un giro d’affari pari a 40 milioni di euro, i salamini italiani alla cacciatora si confermano tra i salami Dop più apprezzati in Italia e all’estero. Del totale prodotto, il 30% è destinato all’export, rendendo il consorzio un attore chiave nella promozione della qualità e dell’eccellenza dei salumi italiani.

Attualmente, il Consorzio Cacciatore Italiano comprende 22 aziende, che rappresentano i principali nomi del settore salumiero italiano.

Il profilo di Paolo Beretta

Paolo Beretta, nato a Monza nel 1984, ha un solido background in discipline giuridico-economiche e linguistiche. Dal 2005, entra nel Salumificio F.lli Beretta Spa, dove ricopre ruoli chiave nella produzione, acquisendo competenze in salumeria e piatti pronti freschi.

La sua carriera include esperienze presso le filiali aziendali negli Stati Uniti e in Cina, che gli hanno permesso di sviluppare competenze nel controllo di gestione e nell’ambito commerciale. Tornato in Italia, dal 2020 è responsabile dello stabilimento produttivo di Garbagnate Monastero, specializzato nella produzione di salami e salumi a cubetti del portafoglio prodotti Beretta.

Obiettivi della nuova presidenza

Con la guida di Paolo Beretta, il Consorzio punta a:

  • Rafforzare la tutela dei salami Dop, sia a livello nazionale che internazionale.
  • Promuovere l’innovazione di processo per garantire qualità e sostenibilità.
  • Incrementare la presenza sui mercati esteri, valorizzando ulteriormente il Made in Italy.
  • Contrastare la contraffazione dei prodotti italiani, proteggendo le eccellenze del settore.

Questa nomina rappresenta un passo strategico per continuare a posizionare i salamini italiani alla cacciatora tra le eccellenze alimentari più riconosciute al mondo.

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