Il Ministero della Cultura ha annunciato che Sergio Castellitto, attore e regista di fama internazionale, ha rassegnato le dimissioni irrevocabili dalla carica di Presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC). Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha ufficializzato la decisione, esprimendo rammarico per l’uscita di scena di Castellitto e lodando il suo contributo al CSC, istituzione da sempre centrale per la formazione e la crescita del cinema italiano.
Un Periodo di Transizione per il CSC
Castellitto, che aveva assunto la guida del Centro Sperimentale di Cinematografia con l’ambizione di accrescere il prestigio della storica istituzione e di promuovere il talento emergente, conclude così il suo mandato in un momento di cambiamento. Durante la sua presidenza, Castellitto si è dedicato con passione a rafforzare il ruolo del CSC come fucina di giovani registi, sceneggiatori e tecnici, promuovendo nuovi programmi di formazione e creando opportunità di crescita per gli studenti. Il CSC, che rappresenta uno dei principali centri di formazione cinematografica in Italia e in Europa, continuerà ora le proprie attività sotto la guida del Consiglio di amministrazione e del team operativo, garantendo la stabilità e la continuità dei progetti avviati sotto la direzione di Castellitto.
Il Consiglio di amministrazione ha già avviato un piano per garantire una transizione ordinata, in modo che i programmi accademici e le collaborazioni internazionali proseguano senza interruzioni. Tra le iniziative avviate, il CSC ha recentemente collaborato con istituzioni cinematografiche europee per creare una rete di scambio culturale e didattico, offrendo agli studenti esperienze pratiche in vari ambiti del cinema.
Il Commento del Ministro Giuli
Commentando la decisione, il Ministro Alessandro Giuli ha dichiarato: “Accolgo con rammarico le dimissioni di Sergio Castellitto dalla presidenza della Fondazione CSC, esprimendo gratitudine e stima al presidente uscente.” Giuli ha sottolineato l’impegno dimostrato da Castellitto nel promuovere l’eccellenza del cinema italiano e nel rafforzare la reputazione internazionale del CSC come istituto di riferimento per la settima arte. Il Ministro ha ribadito che questa fase rappresenta una naturale transizione per il CSC, che continuerà la propria missione con lo stesso slancio e impegno nel valorizzare l’industria cinematografica e audiovisiva italiana.
Questa fase di cambiamento, ha precisato Giuli, costituisce un’opportunità per consolidare il ruolo del CSC come centro nevralgico della cultura cinematografica italiana. “La promozione del talento e della creatività italiani resterà una priorità del nostro Ministero,” ha affermato Giuli, annunciando inoltre che il Ministero della Cultura offrirà supporto per la ricerca del nuovo presidente, la cui nomina è attesa nelle prossime settimane.