Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo, presieduto da Gian Maria Gros-Pietro, ha annunciato la creazione di una nuova Area di Governo chiamata ‘Chief Security Officer’, affidata ad Antonio De Vita (nella foto in alto). Questa nuova struttura risponderà direttamente al Consigliere Delegato e CEO, Carlo Messina, e avrà il compito di gestire la sicurezza fisica, informatica (cyber security) e la continuità operativa (business continuity). L’obiettivo della nuova Area di Governo è garantire un unico punto di riferimento per i modelli e le soluzioni in tema di sicurezza, oltre che per la governance del budget, l’identificazione delle priorità e il consolidamento dell’adesione agli standard internazionali di sicurezza.
Antonio De Vita vanta un’importante carriera nell’Arma dei Carabinieri, dove ha ricoperto ruoli di altissima responsabilità. Il suo ultimo incarico è stato quello di Generale di Corpo d’Armata, con la gestione delle operazioni dei carabinieri nel sud Italia. Prima di questo, è stato Generale di brigata e di divisione, guidando i comandi regionali di Lombardia e Lazio, e coordinando le attività operative dei comandi provinciali. Ha anche prestato servizio come Colonnello e Generale di brigata a Torino, Napoli e Roma, con responsabilità sulla sicurezza pubblica. De Vita ha svolto incarichi di primo piano durante eventi complessi come l’emergenza Covid in Lombardia e le Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Ha inoltre lavorato presso lo Stato Maggiore dell’Arma, ricoprendo il ruolo di Sottocapo di Stato Maggiore e occupandosi di aspetti legislativi e amministrativi. Carlo Messina, nella seconda foto, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Il Generale De Vita porta in Intesa Sanpaolo la sua esperienza, competenza e autorevolezza per potenziare un ambito di rilievo fondamentale per la Banca. Grazie al suo ingresso nel Gruppo e con la costituzione della nuova Area saremo in grado di garantire focalizzazione, investimenti e risorse sulla sicurezza, in tutti i suoi complessi aspetti, con particolare riferimento a quelli tecnologici”.