Il Presidente Akio Toyoda e altri nove membri del Consiglio di amministrazione di Toyota sono stati rieletti durante l’assemblea generale annuale di martedì, nonostante le preoccupazioni sollevate dagli azionisti riguardo agli scandali di governance e ai test di certificazione.
Due importanti consulenti per procura avevano sconsigliato la rielezione di Toyoda, ma la sua riconferma era attesa, dato che le partecipazioni di altre società del gruppo Toyota, i risultati finanziari record e la sua popolarità tra gli investitori al dettaglio giapponesi giocavano a suo favore.
Tuttavia, un notevole calo del sostegno degli azionisti a Toyoda, cifra che sarà resa nota mercoledì, potrebbe non solo essere imbarazzante ma anche spingere verso ulteriori riforme della governance. Gli analisti suggeriscono che ciò potrebbe accelerare gli sforzi per ridurre le partecipazioni incrociate.
Il tasso di approvazione di Toyoda è sceso all’85% l’anno scorso, rispetto al 96% del 2022. Da allora, Toyota, la più grande casa automobilistica del mondo, è stata coinvolta in numerosi scandali legati alla sicurezza e ad altri test di certificazione presso le aziende del gruppo, tra cui la piccola casa automobilistica Daihatsu e la sua società madre.
Il consulente per procura Institutional Shareholder Services (ISS) ha criticato il modo in cui la casa automobilistica ha gestito questi problemi. Anche i fondi pensione dei dipendenti pubblici di New York City hanno espresso disappunto, votando contro Toyoda. Michael Garland, responsabile della governance aziendale per i fondi, ha dichiarato che è fondamentale “dare un tono al vertice”.
Glass Lewis, che per il secondo anno consecutivo ha raccomandato di non rieleggere Toyoda, ha citato la mancanza di indipendenza del consiglio e preoccupazioni sulle partecipazioni strategiche e sul ritorno sul capitale. La maggior parte dell’opposizione a Toyoda proviene da investitori stranieri, che rappresentano un quarto degli azionisti di Toyota.
Nonostante ciò, Toyoda, nipote del fondatore dell’azienda, gode di grande popolarità tra gli investitori al dettaglio, che rappresentano il 12,6% degli azionisti. I profitti record dello scorso anno e la forte performance azionaria hanno contribuito al suo favore. Un azionista, l’84enne Hidenori Takahashi, ha dichiarato a Reuters di aver investito il suo bonus pensionistico in azioni Toyota, definendola “la migliore azienda in Giappone” per gli azionisti.
Takahashi ha riconosciuto che i problemi di certificazione erano “una brutta cosa”, ma ha espresso fiducia nel desiderio di Toyoda di evitare future irregolarità. Altre irregolarità nei test di certificazione sono emerse da quando i consulenti per procura hanno formulato le loro raccomandazioni. All’inizio di giugno, Toyota ha ammesso di aver condotto erroneamente sei diversi test di certificazione in passato, invalidando i risultati per tre modelli ancora in vendita.
Nonostante le nuove rivelazioni, le azioni di Toyota, pur avendo perso il 10%, sono aumentate del 18% nel corso dell’anno. Il CEO di Toyota, Koji Sato, che ha succeduto a Toyoda l’anno scorso, ha ribadito le scuse per i problemi di certificazione, ma né lui né Toyoda hanno affrontato direttamente le raccomandazioni dei consulenti per procura.
Gli azionisti hanno anche respinto una proposta che richiedeva una maggiore divulgazione delle attività di lobbying per il clima, proposta che Toyota aveva contrastato.