Nike nomina Tim Hamilton Vicepresidente delle collezioni di abbigliamento maschile

Nike ha ufficialmente nominato Tim Hamilton come Vicepresidente delle collezioni di abbigliamento maschile. In questo nuovo ruolo, Hamilton avrà il compito di guidare e supervisionare le collezioni di abbigliamento uomo per il marchio. Riporterà direttamente al Direttore artistico delle linee uomo di Nike, posizione che al momento è ancora vacante e in fase di ricerca.

La nomina di Hamilton sottolinea l’impegno di Nike nel rafforzare il suo team di design e nell’innovare le proprie offerte di abbigliamento maschile. Con la sua vasta esperienza nel settore della moda e il suo talento nel design, Hamilton porterà un contributo significativo alla continua evoluzione delle collezioni di abbigliamento uomo di Nike.

Dopo oltre 5 anni trascorsi alla guida del reparto artistico globale di The North Face, brand di VF Corp, Tim Hamilton, con oltre 25 anni di esperienza nel design di moda, ha deciso di lasciare l’azienda. Durante il suo mandato, Hamilton ha supervisionato il design delle collezioni e dei prodotti outdoor per i mercati esteri del marchio.

Nel 2007, Hamilton ha lanciato il suo marchio omonimo, caratterizzato da creazioni minimaliste che hanno rapidamente conquistato consensi, ottenendo anche tre nomination ai prestigiosi premi CFDA. Nel corso della sua carriera, ha ricoperto ruoli di rilievo nel design per diverse etichette americane, tra cui Madewell, J. Crew, Gap, Inc. e Polo Ralph Lauren.

Recenti dati sui risultati di Nike Inc. hanno evidenziato vendite superiori alle aspettative degli economisti. L’azienda ha implementato una strategia pluriennale di riduzione dei costi per compensare il calo della domanda di sneaker e abbigliamento. Nel trimestre chiuso il 29 febbraio, il marchio ha registrato un fatturato di 12,4 miliardi di dollari (equivalenti a 11,44 miliardi di euro), con performance particolarmente positive in Nord America e Greater China. In queste regioni, le vendite sono cresciute rispettivamente del 3,2%, raggiungendo i 5,07 miliardi di dollari (equivalenti a 4,68 miliardi di euro), e del 4,5%.

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