Col 45,3% dei voti Alessandra Todde, candidata del Campo largo del centrosinistra, sarà la nuova Presidente della Regione Sardegna.
55 anni, originaria di Nuoro, con due lauree e il titolo di ingegnere, è diventata la prima donna a governare la Sardegna dall’inizio della sua storia autonomista. Gran parte della sua vita è stata trascorsa fuori dall’Isola, lavorando in otto paesi diversi, tra cui Stati Uniti, Spagna, Inghilterra, Francia e Olanda.
I suoi principali interessi d’azione sono la tecnologia, l’energia e la finanza, e parla fluentemente quattro lingue, compreso il sardo. Rientra stabilmente in Italia nel 2018 dopo un periodo trascorso all’estero. Come imprenditrice e manager, ha ottenuto la nomina tra le “Inspiring Fifty italiane”, riconoscimento alle cinquanta donne italiane più influenti nel mondo della tecnologia.
Ha fondato e diretto Energeya, società acquisita da Fis Global nel 2015. Inoltre, ha ricoperto ruoli di rilievo come senior advisor energy markets in Fis Global, Sales Director South & Eastern Europe in Sungard e Client Relationship Manager Sud Europa in Nexant (precedentemente Excelergy). Successivamente, è stata amministratrice delegata di Olidata dal luglio 2018 all’aprile 2019, prima di candidarsi alle elezioni europee come capolista del M5s, senza essere eletta.
Con il secondo governo Conte, è stata nominata vice ministra allo Sviluppo Economico, incarico poi confermato con l’arrivo di Draghi. Durante i tre anni di governo, ha gestito le crisi industriali, riducendo il numero dei tavoli da 150 a 73. Nel frattempo, è tornata a Nuoro e ha deciso di candidarsi alle elezioni regionali della Sardegna con il progetto di riunificare lo schieramento di centrosinistra attraverso un’alleanza tra Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico e altre formazioni politiche.
Nel 2021, è stata nominata vice presidente dei Pentastellati da Giuseppe Conte, incarico che ha lasciato quando ha deciso di candidarsi per diventare la prima presidente donna della Regione Sardegna.