Emmett Shear assume ruolo ad Interim di CEO di OpenAI al posto di Sam Altman

Sam Altman non riprenderà il ruolo di CEO di OpenAI. Al suo posto, la leadership della casa madre di ChatGPT sarà assunta ad interim da Emmett Shear, ex capo di Twitch. Questa notizia è stata riportata da The Information, che cita le comunicazioni ai dipendenti di Ilya Sutskever, capo scientifico di OpenAI e membro del consiglio di amministrazione. Al momento, OpenAI non ha ancora commentato ufficialmente l’indiscrezione.

Altman, nonostante gli sforzi dei dirigenti per riportarlo alla guida, non tornerà come amministratore delegato, come avrebbe dichiarato Sutskever. Le notizie di movimenti in questa direzione sono emerse dopo un incontro tra Altman, l’ex presidente di OpenAI Greg Brockman e i dirigenti della società presso la sede di San Francisco. Questo è avvenuto dopo che la CEO ad interim Mira Murati (durata solo 48 ore) aveva dichiarato di aver invitato il fondatore di OpenAI a tornare.

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Le voci divergono sulla situazione: da un lato, si discuteva di un possibile ritorno di Altman con miglioramenti nella governance della società, mentre dall’altro, ci sono indiscrezioni su un suo interesse a avviare una nuova impresa di intelligenza artificiale (AI), secondo quanto riferito da Reuters.

Il consiglio di amministrazione ha licenziato Sam Altman venerdì scorso, definendolo il volto umano dell’intelligenza artificiale generativa. In risposta, l’azienda ha comunicato che la decisione non era legata a illeciti o pratiche improprie, ma a una interruzione delle comunicazioni tra Altman e il consiglio di amministrazione.

Gli investitori, inclusa Microsoft, avrebbero esercitato pressioni per un ritorno di Altman alla guida. Satya Nadella, CEO di Microsoft, sarebbe in stretto contatto con il manager 28enne per esplorare l’ipotesi di un suo ritorno alla guida di OpenAI. Altman ha condiviso un’immagine di sé stesso con un badge ospite OpenAI sulla piattaforma di messaggistica X, indicando che quella sarebbe stata la sua prima e ultima volta con quel distintivo, affermando simbolicamente che non sarebbe più stato un ospite nella “sua casa”.

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