Kering rileva il 30% di Valentino

Kering compra il 30% di Valentino. Il conglomerato luxury francese e Mayhoola, gruppo a cui fa capo la maison italiana, hanno stipulato un accordo vincolante per l’acquisizione da parte di Kering di una partecipazione del 30% in Valentino, per un corrispettivo in contanti pari a 1,7 miliardi di euro. 

L’accordo prevede un’opzione a favore di Kering di acquisire il 100% del capitale sociale di Valentino non oltre il 2028. La transazione si inserisce in una più ampia partnership strategica tra i due gruppi, che potrebbe portare Mayhoola a diventare azionista di Kering, si legge nella nota. 

Nell’ambito del deal, spiega ancora Kering, proseguirà la strategia di elevazione del marchio portata avanti dall’amministratore delegato di Valentino, Jacopo Venturini, sotto l’egida di Mayoola, che resterà azionista di maggioranza detenendo il 70% del capitale della fashion house romana. Kering diventerà però un “azionista significativo”, con presenza anche nel consiglio di amministrazione del marchio. La transazione dovrebbe concludersi entro la fine del 2023, previa autorizzazione da parte delle autorità competenti garanti della concorrenza. 

Contestualmente, Kering ha reso pubblici i risultati finanziari relativi al primo semestre 2023. Nella prima metà dell’anno il gruppo, reduce da una  che ha visto Francesca Bellettini (in foto) salire a responsabile di tutti i brand in qualità Kering Deputy CEO, ha totalizzato ricavi da 10,1 miliardi di euro, in crescita del 2% sul medesimo periodo dell’anno precedente. Guardando alla redditività, nel periodo l’utile operativo si è assestato a 2,7 miliardi (-3% a cambi costanti), con un’incidenza sulle vendite pari al 27 per cento. Nel secondo trimestre, i ricavi del gruppo hanno superato i 5 miliardi di euro, in aumento del 2% a cambi correnti (+3% a cambi costanti).

Per quanto riguarda i singoli brand del gruppo, Gucci resta il primo marchio a valore assoluto con ricavi da 5,1 miliardi di euro nel semestre, sebbene in flessione dell’1% su base annua (+1% a cambi costanti). In seconda posizione c’è Saint Laurent, che ha generato entrate da 1,57 miliardi di euro nella prima metà dell’anno, in crescita del 6 per cento. Bottega Veneta è invece arrivata a quota 833 milioni di euro, in linea con il primo semestre 2022, mentre le altre maison hanno totalizzato complessivamente 1,8 miliardi di euro (-5 per cento). Nel Q2, le tre maison hanno totalizzato ricavi rispettivamente da 2,5 miliardi (-3%), 770 milioni (+4%) e 438 milioni di euro, in linea con l’anno precedente.

Nello specifico, Balenciaga si è mostrata “in recupero, grazie soprattutto alla regione Asia-Pacific; l’abbigliamento di Alexander McQueen ha ottenuto “buoni risultati”, mentre Brioni “continua a registrare progressi, grazie a un buon mix tra offerta formale, leisure e su misura”. Le maison di gioielleria del gruppo (Boucheron, Pomellato e Qeelin) hanno mantenuto “la loro decisa traiettoria, registrando crescite a due cifre”.

Kering Eyewear
, infine, ha messo a segno 869 milioni di euro di fatturato nel periodo archiviato, in crescita del 51 per cento grazie al contributo di Maui Jim.

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