BCC Roma: Gilberto Cesandri nuovo Direttore Generale

Gilberto Cesandri è il nuovo Direttore Generale della BCC di Roma. Prende il posto di Roberto Gandolfo, che ha lasciato per sopraggiunti limiti di età, avendo compiuto 67 anni il 25 maggio.
Vicedirettore Generale della Banca capitolina dal 2020, Cesandri precedentemente è stato Direttore
Generale della Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino e Vicedirettore Generale della Federlus
(la Federazione delle BCC di Lazio, Umbria e Sardegna).

“Cesandri è persona di grande competenza e di indiscutibili doti morali, con una carriera che si è
sviluppata tutta all’interno della cooperazione di credito”,
ha detto il Presidente BCC Roma Maurizio
Longhi.
“Gli ottimi risultati che Cesandri ha raggiunto negli anni passati presso la Cassa dell’Agro
Pontino parlano chiaro. Sono certo che saprà dare continuità al lavoro eccellente svolto da Roberto
Gandolfo, che voglio ringraziare di cuore a nome di tutto il Consiglio di Amministrazione”.

Conclusa l’Assemblea generale dei soci, svoltasi il 7 maggio scorso e nella quale è stato approvato il
Bilancio 2022, BCC Roma ha reso noti i dati del primo trimestre 2023, con numeri ancora una volta
positivi.

Nei primi tre mesi dell’anno l’utile netto d’esercizio risulta pari a 34 milioni, in aumento del 36,1%
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli impieghi superano i 10 miliardi, in aumento dello
4,1%, mentre la raccolta allargata, oltre 14 miliardi, risulta in aumento dello 0,8%; quella indiretta è
in aumento del 15%.

“È per me un grande onore prendere le redini di una banca che storicamente ha conosciuto una
crescita armonica e costante”,
ha detto il nuovo Direttore Generale Gilberto Cesandri,
sottolineando come l’obiettivo del suo mandato sia quello di
“confermare e, laddove possibile,
migliorare gli ottimi risultati, rafforzando ed ampliando la presenza della BCC di Roma sui territori di
riferimento, che oggi sono Lazio, Abruzzo, Veneto e Molise”.

I Fondi Propri hanno raggiunto l’importo di 865 milioni, mentre il CET1 ed il Total Capital Ratio toccano
la quota rispettivamente del 18,3% e del 19,4%, largamente superiori ai requisiti prudenziali minimi
richiesti dalle Autorità di Vigilanza.
Buoni anche i dati relativi ai crediti deteriorati lordi, la cui incidenza sul totale degli impieghi (“Npl
Ratio”) si attesta al 4,8% in riduzione rispetto al 6,3% di marzo 2022.

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