Lotrèk: Matteo Banchelli nominato experience design director

Lotrèk, la digital agency, dopo l’ingresso a inizio anno di Simone Colucci e Pietro Mandelli, ha aggiunto un altro componente al senior management, si tratta di Matteo Banchelli che entra in agenzia in qualità di experience design director.

Banchelli ha lavorato per AKQA, Caffeina e Brightly e per aziende come JoinPad. Nel corso della sua carriera ha lavorato su progetti per clienti del settore automotive come Maserati e Ferrari, del fashion & luxury come Versace e Gucci,nel campo del food, telco, finance, sport, tech, formazione e design. Ha collaborato con, Intesa Sanpaolo, Mellin, Galbani, Atlas Concorde, Azimut, Allianz, Alessi, Liu-Jo, Borsa Italiana, Rimadesio, ETRO, WeBuild, Fay, Enel, Danone, Nexi, AON, Beretta Firearms, FCA, KitchenAid, e IULM.

“Progettare insieme una crescita sostenibile, rendendo la creatività un risultato misurabile e di qualità, mettendo al centro l’esperienza delle persone è parte integrante della nostra mission” spiega la digital agency. Per il nuovo experience design director la centralità degli humans non è infatti “solo un obiettivo progettuale, ma è indispensabile che un’agenzia creativa punti sulle persone e ne valorizzi al meglio il potenziale”.

Lotrèk rappresenta un’attrazione composta da valori sani che in passato ho dovuto inseguire e per cui ho dovuto combattere. L’obiettivo” prosegue il professionista “è quello di esaltare il potenziale di Lotrèk unendo le eccezionali competenze analitiche, tecnologiche e di performance, alla creazione di esperienze digitali capaci di creare un profondo valore per le persone che le vivono”, dichiara Matteo Banchelli.

Con l’ingresso di Matteo, a cui abbiamo affidato la crescita dell’area, siamo in grado di valorizzare la grande cultura del web e della progettazione che da sempre ci contraddistingue e che per noi è elemento differenziante. Riuscire a coinvolgere persone come Matteo Banchelli non può che confermare che la nostra strada, in un mercato ancora in forte evoluzione come quello italiano, sia quella giusta”, afferma Filippo Gruni, ceo di Lotrèk.

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