Ajay Banga candidato di Biden alla presidenza della Banca Mondiale

il Presidente americano Joe Biden ha candidato il top manager di Wall Street, cresciuto in India, Ajay Banga, 63 anni, come nuovo Presidente della Banca mondiale, con l’obiettivo di sostenere i Paesi emergenti nella lotta al cambiamento climatico.

Ex Ceo di Mastercard, che ha guidato per 12 anni, ed ex consigliere di numerosi board, dalla Croce Rossa a Kraft Food, Banga è vicepresidente del private equity americano General Atlantic, per il quale lavora anche l’ex ministro Vittorio Colao e presidente di Exor, la holding olandese della famiglia Agnelli, che tra le sue partecipazioni include tra l’altro Stellantis, Cnh Industrial, Iveco, la Ferrari, la Juventus e il gruppo editoriale Gedi.

“Ajay ha tutte le qualità per guidare la Banca Mondiale in questo momento critico della sua storia” ha affermato Biden “Ha trascorso più di tre decenni a costruire e guidare imprese globali. Ha l’esperienza necessaria per mobilitare risorse pubbliche e private per affrontare le sfide più urgenti del nostro tempo, tra cui il riscaldamento globale”. Soprattutto dopo le critiche sul cambiamento climatico espresse dell’attuale presidente Malpass. Lo scorso settembre il manager nominato nell’aprile del 2019 dall’ex presidente Donald Trump, era stato accusato di essere un “negazionista del cambiamento climatico” per essersi rifiutato di riconoscere durante una conferenza il ruolo dei combustibili fossili prodotti dall’uomo sull’effetto serra. Una dichiarazione che aveva suscitato l’irritazione della Casa Bianca. E a poco erano servite le scuse successive, con la precisazione di esseresi espresso male.

Se da anni i Paesi emergenti condannano il tacito accordo tra Europa e Stati Uniti di nominare i vertici di Banca mondiale e Fmi, la candidatura di Banga segnala il desiderio dell’amministrazione Biden di venire incontro a queste istanze, proponendo un candidato che non solo è nato, ma è anche cresciuto e ha iniziato la sua carriera professionale in un Paese emergente.

“L’infanzia in India ha permesso ad Ajay di sviluppare una prospettiva unica sulle opportunità e le sfide che i Paesi in via di sviluppo devono affrontare e su come la Banca mondiale può realizzare la sua ambiziosa agenda per ridurre la povertà ed espandere la prosperità” sottolinea in una nota la Casa Bianca.

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