Alessandro Michele dice addio a Gucci?

La relazione tra Gucci e Alessandro Michele potrebbe essere giunta al capolinea. Secondo alcuni voci come riportato dalla testata americana Wwd, sarebbe in uscita un comunicato stampa da parte della maison del gruppo Kering, che al momento non ha commentato i rumors.

Gira voce che al designer romano sarebbe stato chiesto un forte cambiamento dal punto di vista creativo ma Michele non avrebbe accolto la richiesta. Altre voci, invece, hanno affermato che François-Henri Pinault, presidente e AD del colosso francese, starebbe valutando un cambio di passo per il marchio di punta del gruppo.

Michele è stato ufficialmente nominato direttore creativo di Gucci nel gennaio del 2015, appena due giorni dopo la sfilata maschile autunno/inverno 2015-16 realizzata in tempi record dopo l’addio di Frida Giannini avvenuto pochi giorni prima. Lo stilista era stato selezionato dal presidente e CEO di Gucci Marco Bizzarri che in più di un’occasione ne ha sottolineato il talento stilistico. Una fonte dichiara però a Wwd che “la luna di miele con Bizzarri è terminata e il rapporto non è più forte come prima”.

Nonostante i notevoli successi ottenuti dall’ingresso di Michele gli ultimi report finanziari hanno evidenziato un rallentamento di crescita del marchio, soprattutto rispetto alla crescita complessiva del gruppo. Nel Q3 2022 Gucci ha raggiunto un fatturato di 2,58 miliardi di euro, in crescita reported del 18% (+9% su base comparabile). Nello stesso periodo i marchi di Kering Yves Saint Laurent ha visto un rialzo del 40 % e Bottega Veneta del 20 per cento. Il fatturato nel solo Q2 2022 di Gucci si è attestato a quota 2,58 miliardi di euro (+12%) mentre Yves Saint Lauren e Bottega Veneta hanno portato a casa rispettivamente un’accelerazione del 40% e del 15% nello stesso periodo.

Il mese scorso il brand ha comunicato che tornerà nel calendario di Milano Moda Uomo. Dopo aver adottato la formula co-ed per alcune stagioni, la griffe sarà nuovamente presente nella schedule della kermesse dedicata al menswear, da cui è assente dal gennaio 2020, a partire dal prossimo gennaio.

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