Banca Ifis: utile netto in crescita del 32% a 105,5 mln nei primi nove mesi del 2022

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato Ernesto Fürstenberg Fassio Presidente di Banca Ifis e designato Sebastien Egon Fürstenberg Presidente onorario dello stesso istituto.

Banca Ifis ha reso noti i risultati dei primi nove mesi. Confermato il target dell’utile netto di circa 120 milioni di euro per l’esercizio 2022. Ma andiamo con ordine. Innanzitutto, Il Cda ha nominato Ernesto Fürstenberg Fassio Presidente di Banca Ifis e designato Sebastien Egon Fürstenberg Presidente onorario dello stesso istituto (entrambi nella foto insieme con l’a. d. Frederik Geertman). E’ stata anche deliberata la distribuzione di un acconto sul dividendo per l’esercizio 2022 di 52,4 milioni di euro.

E ora uno sguardo ai conti:

  • Il margine di intermediazione è in crescita del 9,6% a 488,7 milioni di euro (445,9 milioni di euro al 30.09.2021) e beneficia di maggiori ricavi nel Settore Npl, pari a 200,9 milioni di euro (+9,0% rispetto al 30.09.2021) e nel Settore Commercial & Corporate Banking, pari a 225,2 milioni di euro (+5,8% rispetto al 30.09.2021).
  • I costi operativi, pari a 278,5 milioni di euro (+7,9% rispetto a 258,2 milioni di euro del 30.09.2021), sono in aumento per le maggiori spese del personale (111,2 milioni di euro rispetto a 103,7 milioni di euro del 30.09.2021), principalmente per la crescita della remunerazione variabile e per il contributo, in termini di risorse, collegato all’acquisizione ex-Aigis, e le altre spese amministrative (171,5 milioni di euro rispetto a 161,7 milioni di euro del 30.09.2021) per maggiori costi legati al recupero dei portafogli Npl e ad alcuni progetti strategici del Gruppo.
  • L’utile netto di pertinenza del Gruppo è pari a 105,5 milioni di euro, in crescita del 32% rispetto agli 80,2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021.
  • Costo del credito pari a 48,9 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 60,3 milioni di euro del corrispondente periodo del 2021. Il dato include accantonamenti aggiuntivi a fronte del rischio macroeconomico, nonostante ad oggi non si rilevino segnali di deterioramento della qualità dell’attivo.
  • Solida posizione di liquidità: circa 1 miliardo di euro al 30 settembre 2022 di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 1.000%).

Entrando ancora più nel dettaglio notiamo che i ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking sono in crescita del +6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I volumi del Factoring e del Leasing, legati agli importi delle fatture e al prezzo dei beni sottostanti, hanno evidenziato una dinamica favorevole, riflettendo direttamente l’aumento dell’inflazione. La positiva esposizione al rialzo dei tassi di interesse, iniziata nel secondo trimestre del 2022, sarà più visibile nei prossimi trimestri. Il dinamismo della rete commerciale della Banca è stato evidenziato dai tassi di crescita superiori a quelli dei mercati di riferimento: nei primi nove mesi del 2022 il turnover del Factoring (escludendo la componente verso la PA il cui business è in corso di review in seguito alla Nuova Definizione di Default) è cresciuto del 23% (rispetto al +17% del mercato) e le erogazioni del Leasing del +35% (rispetto al +9% del mercato).

Nel Settore Npl, i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 284 milioni di euro (+13% rispetto a 252 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021). Procede in linea con le attese l’acquisto di portafogli Npl: nei primi 9 mesi dell’anno Banca Ifis ha acquistato 1,4 miliardi di euro in termini di GBV. I risultati preliminari dell’attività di review in corso sul portafoglio Npl per stimare i potenziali minori flussi di cassa derivanti dalla nuova normativa che incrementa da 750 euro a 1.000 euro la soglia minima di pignorabilità delle pensioni e derivanti dall’aumento dell’inflazione sulla raccolta stragiudiziale risultano gestibili nell’ambito della normale attività operativa del Gruppo.

La prudente politica di credito ha portato ad incrementare ulteriormente le riserve accantonate per far fronte ai potenziali rischi del rallentamento della crescita economica, nonostante ad oggi non si rilevino segnali di deterioramento. Tali riserve assorbono anche quelle accantonate per il Covid nel corso dei precedenti esercizi, le quali sono state riqualificate e non rilasciate. Il gross Npe ratio ed il net Npe ratio si attestano 7,4% e al 4,8%. I valori si attesterebbero rispettivamente al 5,3% ed al 2,7%, escludendo le riclassificazioni derivanti dall’applicazione della normativa sulla Nuova Definizione di Default ai crediti verso il Sistema Sanitario Nazionale, caratterizzati da un limitato rischio di credito e da lunghe tempistiche di pagamento.

Stante l’attuale situazione macro-economica, nazionale e sovranazionale, si ritiene che il Gruppo Banca Ifis sia in grado di chiudere l’esercizio 2022 con un risultato di 120 milioni di euro, in linea con il target previsto per il primo anno dal Piano Industriale 2022-2024.

Ai fini della realizzabilità del risultato netto consolidato atteso nel primo anno del sopra citato piano industriale 2022-2024, sono state considerate anche le principali implicazioni derivanti dal contesto macroeconomico in essere, sia in termini di innalzamento dei tassi di interesse sia di possibili effetti dell’aumento dell’inflazione e del rallentamento economico registrato in Europa nonché le potenziali implicazioni connesse al business Npl derivanti dal cambiamento normativo relativo all’innalzamento della soglia minima di pignoramento delle pensioni. Non emergono elementi che ci facciano ritenere che ci possano essere significativi scostamenti nelle principali grandezze economiche del Gruppo tali da alterare le dinamiche fino ad oggi manifestatesi ed in misura tale da non permettere il raggiungimento del risultato netto alla fine dell’esercizio del Gruppo Banca Ifis.

“I risultati dei primi nove mesi confermano ancora una volta la solidità del Gruppo, con un utile netto di 105,5 milioni di euro, in crescita del 32% rispetto allo stesso periodo del 2021. Si tratta di un dato che rappresenta un massimo storico per la nostra Banca5 e che è guidato principalmente dall’andamento dei ricavi6. Anche su questo fronte, infatti, registriamo i migliori nove mesi di sempre. Il nostro CET1 Ratio, pari al 16,18%, ci posiziona tra le migliori banche italiane in termini di solidità patrimoniale, una solidità che ci consente di premiare i nostri azionisti con la distribuzione di un acconto sul dividendo e di confermare l’utile netto target per l’esercizio 2022 di 120 milioni di euro, come previsto dal Piano Industriale”, ha così dichiarato Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis. E ancora: “La nostra forte posizione reddituale, patrimoniale e finanziaria mostra la resilienza del nostro business e la nostra capacità di affrontare efficacemente la complessità del contesto macro-economico. Registriamo infatti tassi di crescita superiori a quelli dei mercati di riferimento nel Factoring (+23%7 rispetto al +17% del mercato) e nel Leasing, con erogazioni in aumento del 35% rispetto al +9% del mercato. Questi numeri sono un segnale che la nostra rete commerciale sta lavorando concretamente per supportare i nostri clienti. Registriamo infine un risultato che rappresenta un massimo storico anche sul fronte degli incassi Npl dei primi nove mesi, confermandoci come uno degli attori principali dell’Industry del credito deteriorato nel lavoro a supporto del sistema bancario italiano.
Continueremo a impegnarci nella realizzazione del nostro Piano Industriale puntando su innovazione e digitalizzazione, su una gestione sostenibile del nostro business sul fronte sociale e ambientale e sulla nostra costante volontà di crescere ed evolverci per trovare soluzioni efficaci e veloci, per essere sempre più la smart bank in grado di affrontare insieme ai nostri clienti le sfide che ci attendono”. Ernesto Fürstenberg Fassio, ha ringraziato il cda per la nomina a presidente: “Sono felice di poter proseguire il percorso avviato – ormai quasi quarant’anni fa – da mio padre. Lavorerò per innovare nella tradizione il nostro Gruppo”,

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